I 4 accordi

  • Sii impeccabile con la parola
  • Non prendere nulla in modo personale
  • Non supporre nulla
  • Fai sempre del tuo meglio

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Trascrizione del podcast

Agosto è il mese dei libri magici, mistici, abbiamo visto l’alchimista, oggi vi racconto quello che ho imparato da un altro grande maestro, Don Miguel Ruiz, che ha scritto la via dei quattro accordi, che ci accompagna nell’episodio 57 di libri per il successo, un podcast di Davide Mastrosimone

Questi insegnamenti della cultura tolteca vengono descritti da Don Ruiz in modo semplice, se messi in pratica possono iniziare una trasformazione pressoché immediata, i toltechi erano una civiltà pre-colombiana, pensate che nella loro lingua che si chiama nahuatl, tolteca significa artista, loro credevano con la massima convinzione che siamo gli artisti della nostra vita.

È un libro che ho letto 20 anni fa, mi è rimasto impresso, era l’epoca dell’università la facevo in Polonia a Varsavia, avevo degli amici messicani, all’epoca la Polonia non era come è adesso, i pochi latinos in città tendevano a fare gruppo.  E loro mi consigliarono questo libro, in una delle tante serate psichedeliche di quel tempo di cui è meglio stendere un velo pietoso.

Ma lasciatemi salutare un pò di persone, perché è importante per me manifestare la gratitudine verso chi mi ascolta e ancor di più verso chi si prende il tempo di scrivermi, io non posso che esserne lusingato. Quindi oggi abbiamo …Nicola da Venezia, Claudio da Roma, Francesco da Desenzano sul Garda, Giulio da Rubiera, Giacomo da Padova, Simone da Fano nelle marche,Pierluigi da Napoli, Denise Maria da Palermo, Paolo da Firenze, Marco Da mantova, Francesco da Catania e Gennaro da Gioia Tauro, e Azmi da San Felice , Fabio da Fidenza e Michele da Milano. Elisa che ci ascolta dalla cina e Lucio dalla Svizzera. 

Spero di non essermi dimenticato nessuno se cosi fosse avvisatemi.

i quattro accordi di don Ruiz sono uno strumento di trasformazione personale, una mappa per trovare la propria identità, quella pura, quella vera, servono a eliminare il sistema di credenze che ci ha intossicato, servono a curare l’anima.

Siamo come annebbiati, il caos di tutte le voci che parlano nella nostra mente, non ci permette di vivere la nostra vita, è come se avessimo un parassita dentro, e i quattro accordi servono ad ucciderlo, a estirparlo

Quando ognuno di noi nasce è circondato da persone, genitori, fratelli parenti, poi compagni di scuola amici professori colleghi etcc, e tutte queste persone proiettano su di voi quello che per loro è la vostra identità, quello che loro credono che siete. E succede che finiamo per crederci anche noi. Ma voi non siete quell’immagine. Viviamo come di fronte a uno specchio e crediamo che l’immagine riflessa mostri la nostra essenza ma è distorta, sbagliata, lontana dalla realtà e dobbiamo cambiarla, dobbiamo cambiare gli accordi della nostra vita.

Don Ruiz dice che siamo stati addomesticati, come l’elefante che da cucciolo viene legato a un paletto di legno, con una sottile corda, e non riesce a liberarsene, quando cresce e diventa l’animale più poderoso di questa terra che con uno starnuto o un scoregga potrebbe sradicare quel paletto, bhe…non lo fa…perché crede di non poterlo fare, perché gli hanno insegnato da cucciolo che non può farlo, e smette di provarci ma ancor peggio vive nella gabbia di questa credenza, cosi siamo noi. Ma siamo cresciuti, siamo forti, siamo meglio di quello che ci dicono che siamo, e quel paletto voglio che lo distruggiate.

Nella mente risiedono due figure preponderanti, una è il giudice, l’altra lai vittima. E noi, dobbiamo educatamente mandarle a fanculo entrambe.

Cosa fa il giudice dentro di noi?

È un tiranno, lui rispetta alla lettera tutto quello che sta scritto sul libro della legge dei nostri parametri, e se facciamo qualcosa anche leggermente di diverso da queste leggi, ci giudica in modo ferreo, è spietato, è inflessibile, incorruttibile. Ci giudica per tutto quello che facciamo, che sentiamo, secondo queste leggi che noi abbiamo imposto alla nostra vita.

In che modo vi giudicate, rifletteteci, siete una cattiva persona perché? Vi vergognate per quali motivi? Vi punite in che modo? E in che modo puniamo gli altri quando hanno fatto qualcosa nei nostri confronti che reputiamo sbagliata, che il giudice reputa sbagliata.

Il giudice va zittito, Don miguel Ruiz ci consiglia anche di dare un nome a questo giudice, quando inizia a risuonare la sua voce nella mente, sarà più facile riconoscerlo e nominarlo, e anche mandarlo a fanculo.

La vittima, è la seconda voce della mente che si addossa le colpe, è quella voce che quando vi guardate allo specchio vi dice non sono abbastanza bella, non sono attraente, non sono portato per questa cosa, non ho talento, non riuscirò mai a farcela, invece sei bellissima, sei attraente come nessun altro, e se credi di non essere portato per qualcosa, è perché non ci provi abbastanza, ti dai una chance e poi smetti, provaci 100 volte e poi ne riparliamo, 

Il giudice ci giudica e ci sentenzia, la vittima, accetta questo giudizio e si fa schiacciare dalla colpa, questo è il meccanismo, applicando i 4 accordi che andiamo ad esaminare ora possiamo rompere questo schema mentale.

Accordo numero 1, Siate impeccabili con la parola 

Impeccabile, senza peccato. 

E il peccato più grande che possiate fare con la parola è giudicarvi, dire per esempio, sono uno stupido, sono un coglione, sono troppo vecchio per questa cosa, non ho talento, non sono bravo, basta ragazzi, basta per favore, non flagellatevi con la parola è impossibile che qualcosa cambi se non cambiate il modo in cui parlate a voi stessi,

William James, il padre della psicologia americana e uno dei più grandi psicologi al mondo ha detto una frase che mette brividi

Sei tu, con il tuo modo di parlare quando cadi a determinare se sei caduto in una buca o in una tomba.

Siamo esseri creatori, e attraverso la parola che esprimiamo il nostro pensiero, le nostre intenzioni, ed è uno strumento fondamentale per creare, ma allo stesso tempo per distruggere. È una vibrazione sonora, una frequenza che crea il nostro universo, pensate a un pittore che si trova davanti a una tela bianca, e ha un astuccio con colori basici per dipingere un quadro, la parola è come quei colori, più ne hai meglio potrai rappresentare qualunque immagine che hai nella testa e in modo sempre più dettagliato, per tanto questo strumento va usato con saggezza, con consapevolezza, va sviluppato

Per esempio dedicate 20 minuti al giorno a studiare l’etimologia, le origini, le radici delle parole che usiamo, a fermarci quando ne troviamo una che non conosciamo e andare ad analizzarla, facendo questo possiamo aumentare i colori a nostra disposizione per dipingere quello che è la nostra opera

Ancor più importante  smettere di fare pettegolezzi, smettere di usare la parola contro qualcuno, il pettegolezzo è veleno, è un modo di intossicare la nostra anima, non farlo, e tiratevi indietro quando qualcuno lo sta facendo, non fate mai più pettegolezzi su nessuno, su niente. Perché più giudicate gli altri, più finite a giudicare voi stessi,  come un boomerang, ti torna indietro. Anche se non ho mai capito come cazzo si fa a far tornare indietro un boomerang,

Accordo numero 2, Non prendere nulla in modo personale 

Se la gente vi insulta, vi critica, dice qualcosa che può farvi sentire colpevole, non è per voi che dicono queste cose ma per loro, per il loro accordi, non siete voi gli stupidi sono loro, è una una questione che non vi riguarda, prendere gli insulti e le critiche in modo personale è come se vi porgessero la mano con una fialetta piena di veleno, e quello che fate e ingerirla, mentre la cosa giusta da fare e rifiutarla, proteggete la vostra intimità con una muraglia e non lasciate che nessuno entri criticando o insultando o cercando di farci sentire in colpa, innescando la vittima che vive dentro di noi.

Sapete in cosa perde tempo la gente…a impressionare gli altri, e mentre lo fate la vita vi passa davanti. Agiamo sempre pensando a quello che le persone diranno, smettiamo di esplorare, smettiamo di essere temerari, di alzarci in piedi e fare una domanda davanti a un pubblico, non diciamo mai di no anche se lo desideriamo più di ogni altra cosa, viviamo cercando di impressionare le persone, vogliamo che ci riconoscano i nostri meriti, che ci adulino, che ci dicano sempre quello che vogliamo sentire e quando non lo fanno siamo tristi, quando non arrivano i like sufficienti allora dobbiamo mettere su una foto ancora piu potente sul social, e nel frattempo ci dimentichiamo di vivere, di essere noi stessi, di provare il cambiamento, di inseguire le stelle anche se non le raggiungiamo, di provare, di sperimentare, questa é la nostra missione, vivere pienamente la nostra vita, non prendetevi niente sul personale, o abbandonate un pezzo di vita ogni volta che una critica vi ferisce. Fottitinne come dicono i Siciliani

La verità è che la sofferenza emotiva che proviamo non dipende dagli altri, siamo noi stessi a crearla.  Ricordatevi che un partner, i genitori, i figli o gli amici, qualunque cosa gli altri pensino o facciano, non riguarda mai voi, riguarda sempre loro. Pensate a un genitore che magari vi assilla perché avete 30 anni e vi rompe i coglioni perché non avete un lavoro fisso o non siete sposati, o non avete figli sono i suoi accordi. Che si proiettano su di voi, senza contare che siamo in un epoca diversa, ne tenendo in conto cosa realmente volete voi. È il loro film proiettato in voi, non siete voi sbagliati. Fottitine, fottitene.

Accordo numero 3, Non supporre nulla

Se pensate a scenari ipotetici nella mente, farete una vita di merda. 

Una delle cose più importanti nella vita è chiarire le cose, far si che le persone le chiariscano e che voi abbiate sempre un atteggiamento diretto con gli altri,

Trovate il coraggio di fare domande e di esprimere ciò che volete davvero. Comunicate con gli altri con la massima chiarezza per evitare incomprensioni, amarezze e drammi. Quest’unico accordo è sufficiente per trasformare completamente la vostra vita. Tutti corriamo con la mente, pensate a quando fate un esame e aspettate l’esito, o un colloquio di lavoro, quegli spazzi vuoti, di attesa, tra un azione il suo risultato sono momenti dove dobbiamo avere la forza di trattenere il respiro e attendere senza creare fotografie nella mente, perché la maggior parte sono negative, drammatiche va fato uno sforzo, non porta niente di buono supporre di conoscere il futuro.. O se una persona a cui tenete non ti scrive o non ti chiama, immediatamente pensi che abbia perso interesse, o che lo abbia rivolto a qualcun altro, e la mente gira come un criceto nella sua ruota, Ce da stare calmi, continuare con la propria vita, vivere il più possibile il fotogramma che avete davanti senza cercare di ipotizzare quelli che verranno. Non fare supposizioni. Se invece avete a che fare con qualcuno invece che con qualche situazione, trovate il coraggio di fare domande, di chiedere chiarezza. Se una persona vi evita, chiedetegli perché, se una persona vi rifiuta, meglio sapere e andare avanti, piuttosto che lasciare la mente crei immagini e scenari senza nessun freno, vi farà stare male, e spesso questi scenari sono lontani dalla realtà. Non fate supposizioni, fate domande. 

Accordo numero 4, Fai sempre del tuo meglio

Vi svelo un segreto, ho zero talento nel fare podcast, non vengo dal mondo della radio, dallo spettacolo, non parlo nemmeno più bene l’italiano avendo vissuto 20 anni all’estero non è più la mia lingua, e allora? E allora invece di metterci 5 ore a fare un podcast ce ne metto 20, però ci arrivo, e ce una cosa di cui sono completamente sicuro, che se ce da stare un ora in più la sera, o svegliarsi un ora prima la mattina o sacrificare tante cose per portare avanti il mio progetto, li divento inarrestabile, perché non competo con nessun se non con me stesso, voglio battere il mio giudice, la mia vittima, voglio essere superiore a queste due entità, ma ancor più importante voglio fare del mio meglio, è l’unico modo per non avere rimpianti, per non avere rimorsi, per dire, almeno ci o provato,  e non mi importa se lo ascoltano 2 o 20 mila, è una questione personale, non ci dormo, è una faccenda che richiede sforzi, ma se ci provi facendo del tuo meglio, nessuno potrà mai giudicarti, e non sentirai colpe nel dire non ce l ho fatta, ma so di aver dato tutto, ora si posso passare ad altro progetto senza rimpianti di nessun tipo. 

Ma su via amici, lo si vede subito quando uno da del suo meglio, da un impiegato di banca a un cameriere. Vi sarà capitato che viene un cameriere che si fa del suo meglio, vi sorride, è gentile, quando sta finendo il vino già ve ne porta un altro, quando siete andati due volte in quel bar sa già cosa volete, lo vedi subito, chi si sforza fa un cammino diverso, è pieno di gente che non da il suo meglio, diventa così facile poi vedere chi lo sta facendo. 

Se volete vivere una vita piena e priva di risentimenti verso voi stessi, allora il segreto è fare sempre il massimo, dare sempre tutto, in ogni cosa che fate. Se una relazione sentimentale finisce male ma avete dato tutto, non vi sentirete in colpa, se vi licenziano ma avete sempre fatto del vostro meglio, non era il lavoro per voi ma avete la consapevolezza di quello che valete e ne troverete un altro, cambia completamente la vostra vita se fate del vostro meglio. Ora, allo stesso modo fare le cose a cazzo di cane vi porta a star male, studiare mentre avete la tele accesa, lavorare con Instagram e Facebook aperti, o la gazzetta dello sport ora che è iniziato il campionato, se fate del vostro meglio e il giudice della mente prova a sentenziarvi, avete una risposta, ho fatto del mio meglio, e non ci sarà colpa. E tra 10 anni non chiederete cosa sarebbe potuto accadere se avessi dedicato più tempo, più sforzi, e che sapete, io sta domanda non me la voglio porre, per quello il mio presente, è pieno di sforzi.  È un modo di vivere. 

I 4 accordi di don Miguel Ruiz, sono un codice di condotta, un modo di riprogrammare la vostra vita, se oggi vi trovate spaesati, tristi, depressi, provate a far attenzione a queste regole, Mettete in pratica uno o due accordi, provate e sperimentate il cambiamento sulla vostra pelle.

Vi lascio con questo podcast, godetevi le ferie, il tempo libero, usatelo per riflettere, per fermarvi, per riprogrammavi ora che ne avete lo spazio, sto preparando delle sorprese per settembre, datemi ancora un pò di tempo e vi farò sapere di cosa si tratta, preferisco stare zitto, dato che la parola è uno strumento potente lo abbiamo visto e chi parte a razzo finisce a cazzo, quindi quando saranno pronte ve lo dirò, e ricordatevi, siete molto meglio di quello che credete di essere.

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