GRIT
- GRIT, la grinta, quel mix di perseveranza, passione e capacità di rialzarsi quando la vita di manda al tappeto
- La grinta si sviluppa se esistono questi quattro fattori: Interesse, speranza, pratica e scopo
- Nella vita la grinta batte sempre il talento sul lungo periodo
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Trascrizione del podcast
Muy Buenos dias Amigos, y bienvenidos all’episodio 58 di libri per il successo, un podcast di Davide Mastrosimone, ahhh sono incasinato, questi ultime settimane mi sono affaccendato a preparar il mio primo corso online, sul linguaggio del corpo, su come leggere le persone, che sarà disponibile tra un paio di settimane sul sito www.libriperilsuccesso.com e fare sia questo che il podcast oltre al mio lavoro e a altre cose che faccio mi ha messo veramente in difficolta, ma non ho mollato e la ragione per la quale a volte andiamo avanti nella vita anche se sembra impossibile, è proprio l’argomento di oggi, la grinta
l’Uruguay è la svizzera del sud America, un posto piccolo con solamente 3.5 milioni di abitanti e 1.9 vivono a Montevideo la sua capitale, rispetto ai paesi limitrofi è pressoché irrilevante, ma è un posto meraviglioso, gli uruguaiani sonno famosi per una cosa, nel mondo calcio, la garra, qualcuno avrà sentito questa parola sulla bocca di qualche giornalista sportivo, la garra Uruguaya, Garra significa artiglio, ma nel tempo il significato è cambiato diventando un mix tra passione e perseveranza e forza di volontà capace di ribaltare i pronostici, come appunto accade nella finale della coppa del mondo del 1950, il famoso maracanazo, dove l’Uruguay sotto di un gol ribalto la partita Brasile che si dava già per vinto e vinse 2-1 il mondiale, la grinta che i giocatori uruguaiani hanno sempre dimostrato di avere, è quella cosa che hai dentro che ti porta a fare un pò di più rispetto a quello che dovresti fare, che ti porta uscire da situazioni che sembrano impossibili, ti portano a raggiungere obiettivi che altrimenti sarebbero irraggiungibili.
E oggi, parliamo di grinta, con un libro scritto da Angela Duckworth e intitolato GRIT. Lei è una professoressa dell’Università della pensilvenya, psicologa, e ossessionata con una domanda, chi è una persona di successo, e perché lo diventa? E per questo ha studiato migliaia di persone in diversi campi, da quello militare, a quello aziendale, Dale migliori università, quello che faceva coi suoi studi era pronosticare chi ce l’avrebbe fatta in quel campo, chi avrebbe raggiunto l’eccellenza da li a qualche anno, quello che ne venne fuori è interessantissimo, e personalmente mi riempie di speranza,.
Ma prima il giro dei saluti, David da Roma che mi ha invitato al suo ristorante, Roberto da Crevalcore, Alessandro dalla Svizzera, Nadinne dalla Germania, Giacomo da Vicenza, Manal da Milano che mi da consiglio sulla qualità del suono, Antonio anche lui da Milano, e poi ce Davide che presto si trasferirà a lanzarotte, e Luciano simpaticissimo da Cedrano, nel Lazio che mi ha mandato un paio di mail mitico Luciano. Michele da Bolzano. Samuele da Reggio Emilia, e Gianluca da Gragnano, Grazie mille dei messaggi.
Angela Duckworth si rese conto che il talento non spiega il raggiungimento delle mete, non era l’intelligenza, il famoso quoziente intellettivo la variabile che prevedeva il successo di una persona nel lungo periodo, ma qualcos’altro, di meno scontato e visibile, la grinta, questo mix di passione, perseveranza e capacità di rialzarsi quando uno cade.
Il talento è la velocità con la quale impari qualcosa, ed è molto importante, immaginati che due persone iniziano a suonare la chitarra, nessuno dei due lo ha mai fatto prima, per una ragione o per l’altra l’individuo 1 impara più velocemente le basi, per tanto lo marchiamo come talentoso, l’individuo 2 però, dopo un paio di settimane, decide di aggiungere al suo programma che lo stesso dell’individuo 1, una sessione di 4 ore di esercizi e pratica la domenica, e 1 ora in più ogni sera, ecco questo sforzo, vale il doppio del talento secondo l’autrice del libro, talento vale 1 sforzi valgono 2, quindi nel lungo periodo la seconda persona, arriverà più lontana, non ce un cazzo da fare.
Ci sono ovviamente dei limiti, se non sei alto 2,10 difficilmente arriverai a giocare nell’NBA, non puoi allenare l’altezza, o chi come me non può fare il modello, devi essere bellissimo, un viso da modello, per quello non ci ho mai neanche lontanamente pensato,
Ma poi vai a vedere certi attori, ci sono delle storie incredibili di alcuni attori americani di come sono arrivati a quei livelli, partendo dal niente, dallo zero più assoluto, facendosi un culo quadrato. Quelle, sono storie di grinta e di sforzi, non solo di talento, andate a leggervi la biografia di Arnold swarzeneger, è incredibile. Io sono devoto a Arnold, ho anche tante magliette con la sua faccia.
Come facciamo a capire se abbiamo o no questa grinta dentro?
Bisogna farsi alcune domande e rispondere con totale sincerità, considerando il vostro momento attuale, tu oggi, con tutto quello che ti circonda.
Quanto ti distraggono le nuove idee o progetti rispetto a quelli che hai già in ballo?
Se durante un progetto trovi un ostacolo retrocedi o cerci di superarlo, quanto facilmente o difficilmente ti fai scoraggiare da quello che succede?
Ti capita di fissare un obiettivo ma dopo decidi di cambiarlo per un altro,?
Sei in grado di mantenere la concentrazione su qualcosa, su un progetto che richiede più di 3 mesi?
Sei uno che finisce le cose che inizia?
I tuoi interessi, negli ultimi due anni, sono cambiati?
Queste sono alcune domande che devi farti per capire se hai o non hai grinta verso le tue mete, perché la grinta ti può venire, non è che se oggi non l’hai trovata dentro di te vuol dire che non ce l hai, anzi, ce l’abbiamo tutti, ma dobbiamo trovare qualcosa che ce la tiri fuori, e quel qualcosa è molto intimo e personale, lo sai solo tu di cosa si tratta.
La grinta si sviluppa da dentro a fuori, ma anche da fuori a dentro
La grinta si sviluppa se sono presenti dentro di te 4 elementi, e questi sono l’interesse, la pratica, uno scopo, e la speranza.
Il primo è l’interesse, l’attrazione che senti verso un progetto, la passione nasce da qualcosa che ti da piacere, ma non preoccuparti se non l hai ancora trovata, non c’ una data, non ce un età giusta, da piccoli è molto difficile trovare una passione o un interesse, non si trova attraverso l’introspezione, non è qualcosa che puoi forzare, quello che invece accade è che un interesse nasce dall’esplorare e dall’ interagire col mondo, con le persone e spesso ti accorgi di aver scoperto un interesse per te molto tempo dopo averlo trovato, è un processo graduale, e un altra caratteristica dell’interesse è che cresce, progressivamente a ogni fase scatta la voglia di imparare di più, di andare in profondità, senza questi elementi è difficile mantenere accesa la fiamma dell’interesse.
Poi viene la pratica, una forma di perseveranza è la disciplina quotidiana, provare a migliorare un pochino ogni giorno, domani dobbiamo essere leggermente meglio di oggi, a qualunque costo. Vi sarà capitato di avere intorno persone che passano 20 anni a fare un determinato lavoro e raggiungono un livello accettabile ma non incredibile, ce una frase del libro che mi ha colpito, che dice, certe persone hanno 20 anni di esperienza, altre hanno un anno di esperienza per 20 anni di fila, è il concetto di Kaizen, un concetto giapponese di continuo miglioramento, che trasuda in ogni storia di successo di quel paese, raggiungere l’eccellenza attraverso la pratica quotidiana di un abilità devota al miglioramento personale, affilare la lama, è una sfida tra voi, oggi, contro chi eravate ieri.
scopo– quello che tiene attiva, viva, la passione è sapere che il tuo lavoro ha un impatto, l’interesse senza uno scopo è pressoché impossibile da mantenere nel tempo, è quindi imperativo collegare la tua attività con uno scopo più alto, che possa avere degli effetti sulle persone che ti circondano, fare del bene, il mio lavoro è importante sia per me che per gli altri, se questa variabile non è solida, tutto rischia di crollare. L’autrice ha scoperto intervistando 16 mila persone, che più alto è il tuo scopo, la tua missione, e più probabile che la grinta venga fuori
Speranza– è l’ultimo componente ma non in ordine di importanza, questo componente è sempre presente, ed è la capacità di rialzarsi, quando la vita di butta giù, quando sei schiacciato dagli ostacoli, se rimani giu, la grinta muore, se ti rialzi, la grinta prevale. E per fare questo il tuo atteggiamento mentale deve essere devoto al continuo miglioramento, se pensi di essere una persona arrivata, che non ha piu da imparare o dice frasi sono fatto cosi, questo sono io, il tuo cervello è in grado di imparare nuove abilità, di migliorare, ma serve un approccio per farlo, credere che nel lungo termine possiamo raggiungere le nostre mete, possiamo diventare migliori, e se esiste questa speranza la grinta viene in nostro aiuto, soprattutto nei momenti difficili, guardante siamo noi a decidere se una situazione fallimentare è definitiva o passeggera, nessun altro, è nelle vostre mani rialzarvi e credere fermamente di potercela fare.
Thomas Edison quando era un bambino a scuola gli dissero che era troppo stupido per imparare, quando inizio a lavorare fu licenziato due volte nei suoi primi due lavori, quando invece si diede alle invenzioni ai brevetti, non ebbe nessun successo all’inizio e la prima lampadina che commercializzo fu il frutto di mille tentativi andati male, e sapete il suo segreto qualora, che ognuno di quei tentativi non era un fallimento, ma un passo in piu verso il successo.
Walt Disney nel 1919 fu licenziato pecche il suo editore diceva che il mago di oz era un progetto privo di immaginazione, poi andò in California, inizio un azienda con suo fratello la Disney brother studio, e creò Mickey mouse, vincendo 22 accademia awards.
Sei tu che decidi se il fallimento è parte della tua identità, o se solo un ostacolo, che grazie alla grinta, alla passione e alla perseveranza serve solo a spingerti ancora di più verso la tua meta
E non parlo di entusiasmo, quello è comune, passeggero, svanisce, serve qualcosa in più, perché non ci sono scorciatoie per l’eccellenza, devi metterci 10 mila ore per diventare un esperto in qualcosa, la grinta viene fuori quando credi in qualcosa, quando è cosi importante quel progetto per te che succeda quello che succeda ifuori, tu rimai impassibile, attraversi qualunque intemperie per andare avanti, la grinta non è innamorarsi di qualcosa, ma rimanere innamorati
Chiesero a tre muratori cosa stessero facendo, il primo rispose, sto mettendo dei mattoni, il secondo disse, sto costruendo una chiesa, e il terzo rispose, sto costruendo la casa di dio, il primo ha un lavoro, il secondo una carriera, il terzo una missione.
Sapete cosa mi ha colpito di questo libro, la speranza che da a tutti noi che pensiamo di non avere talento, ci da la motivazione, l’ispirazione di sapere che dopo aver studiato migliaia di casi, la conclusione è chiara, se ti sforzi, se canalizzi i tuoi sforzi verso una direzione, e lavori sulle tue abilità, puoi raggiungere le mete che ti sei dato, anche se ne tu, ne nessuno intorno a te pensa che hai il talento per farlo, e questa è una buona notizia, dipende da te, mentre la cattiva notizia, è che dipende da te, cosa vuoi fare al rispetto?
Trova quello che ti piace, quello che è la tua missione, e cambia il modo di pensare, pensa a 3-5 anni, non a 3 mesi, perché se vuoi perdere peso, ricordati che magari ci hai messo 10 anni a fare sta panza, come pretendi di toglierla in 4 settimane, son cazzate, se vedi una pizza e un gelato, la parte del cervello che pensa sul breve periodo, ti dice e dai mangiatelo, se hai un programma di allenamento, e un giorno piove, quella parte del cervello ti dice, dai oggi saltiamo, la stessa parte del cervello ti fa comprare macchine, vestiti, orologi, borse che non puoi permetterti, se trovi il tuo scopo, la grinta nasce dentro di te, e ti porta a mangiare un insalata invece del brownie, ti porta a metterti la tuta e andare allenarti quando fa freddo, perché quell’allenamento è importante, ti porta a risparmiare per investire nei tuoi progetti, pensare da qui a un mese, o tre mesi non è strategico, perché finisci per prendere decisioni impulsive che distruggono il tuo futuro, sacrifica oggi qualcosa per il domani che desideri, e grazie a questi studi, possiamo avere la certezza, che se hai trovato il tuo cammino, durante questo viaggio la grinta, verrà in tuo soccorso
Grazie e alla prossima