Il cigno nero
- Il cigno nero è un evento con tre caratteristiche, è un evento raro, ha un grande impatto ed è comprensibile solo retrospettivamente
- Da questo libro tiro fuori delle lezioni che possono radicalmente cambiare la visione di tutto quello che succede intorno a noi
- Non è un libro di crescita personale ma ci permette di innescare delle riflessioni profonde sul modo che abbiamo di vivere la nostra esistenza e se integrate nel nostro percorso in modo adeguato possono darci uno strumento dal valore incalcolabile per prendere decisioni
Scopri il libro dell’Episodio >
Trascrizione del podcast
Passeggiando per il famoso parco del retiro, a Madrid, costeggiando un laghetto con delle barcchettine per turisti si entra una stradina alberata e si arriva al palazo di cristallo, dove solitamente, per lo meno io, faccio una breve pausa sigaretta davanti a un piccolo stagno, ne fumo poche 4-5 al giorno ma quel angolino una se la merita. Mentre fumavo rilassato mi passa davanti un meraviglioso e imponente cigno nero. Un animale maestoso, regale nella sua bellezza.
Il cigno nero, oltre a essere un opera di tchaikowvski, vi consigli di andarla a vedere è forse uno dei pochi spettacoli dove non mi son rotto i coglioni dopo i primi 20 minuti. mi è venuto in mente L’interessante saggio di Nassim Taleb, il cigno nero, e oggi parliamo di questo libro e di quello che mi ha lasciato e insegnato.
Prima di cominciare , Ringrazio Lorenzo, Paolo, Andrea e Raffaele per i messaggi su LinkedIn, attualmente l’unico social dove potete contattarmi, oltre al sito, dove trovate dei link di interesse per ognuno degli episodi, che immagino la maggior parte di voi ascolti sulle piattaforme di podcast più comuni.
Non è un libro di crescita personale, ma fa riflettere.
esplora un argomento secondo me interessantissimo, che è il funzionamento della mente, dei pensieri de bias cognitivi, del modo in cui vediamo il mondo.
l’autore, nato ad Amiun, in libano nel 1960. È un matematico, scrittore di saggi e filosofo libanese, esperto nella teoria della possibilità, ma soprattutto è stato un trader la sua carriera è esplosa nel mondo della finanza, ha fatto una marea di soldi durante le crisi dei mercati finanziari del 1987 e del 2007, la crisi dei mutui lui l aveva pronosticata ed è tra i pochi.
Quando nel laghetto del parco del retiro mi è passato davanti il cigno nero, ne ho contemplato la bellezza, non ero sorpreso, mi pareva qualcosa di normale, ma non è sempre stato così
Prima della scoperta dell’Australia gli ornitologi credevano che i cigni fossero tutti bianchi, era una verità inconfutabile, ma poi, una volta accaduto questo evento imprevedibile, è diventato normale per tutti vederne uno nero.
Un cigno nero, in inglese black Swan, è un evento che ha 3 caratteristiche
- primo, è un evento raro, isolato
- Secondo, ha un impatto enorme
- Terzo, è prevedibile solo retrospettivamente- lo reputiamo normale solo dopo che succede
In questi ultimi due anni è mezzo siamo stati testimoni e lo siamo tutti oggi di alcuni cigni neri, per esempio la pandemia, anche se l’autore non la reputa un cigno nero perché un evento del genere era possibile secondo lui che accadesse, ma se nel febbraio 2019 se ti avessero detto, tra due mesi ti chiudono in casa e se vai al supermercato non trovi nemmeno la carta igienica, non ci avresti creduto, oggi lo vivi quasi con normalità, esci di casa e ti metti la tua bella mascherina, vai all’aeroporto e tiri fuori il green pass, come se fosse la cosa più normale del mondo.
E ora la guerra, che non è poi così lontana da noi, sul suolo europeo. Io sono stato 2 mesi in giro per l’ucraina, ho viaggiato in quasi tutte le città che appaiono sui giornali, ho preso il sole su una spiaggia a zaporozy di fronte alla centrale nucleare, non ho però fatto il bagno, sono stato in Crimea, e a Yalta mi son seduto dove churchil roslvent e stalin avrete sicuramente visto la famosa foto della conferenza di Yalta dopo la seconda guerra mondiale, mi hanno anche mandato a fanciullo in ucraino perché ovviamente non ti ci potevi sedere. E ora tirano bombe. E chi se lo poteva immaginare.
Eventi come questi sono cigni neri, il mondo è diventato un posto complesso da prevedere e comprendere, soprattutto dopo la rivoluzione industriale, va tutto troppo veloce per capire dove finiremo, pensate alla vostra vita, quante cose oggi fate come se nulla fosse ma quando sono entrate nella vostra quotidianità non vi sareste mai aspettati un impatto del genere, pensa a internet, ai telefoni cellulari
Altri cigni neri sono le guerre mondiali, le epidemie, le correnti di pensiero, i crolli dei mercati finanziari, lì11 settembre.per esempio.
Scarsa prevedibilità e grande impatto
Ma durante la nostra vita, noi ci comportiamo come se questi cigni neri non esistessero. Siamo ciechi di fronte al caso, ci concentriamo sulle minuzie, e non sulla fotografia generale di quello che sucede, la mente è ristretta
La nostra esistenza è un insieme di pochi avvenimenti e scossoni che ne smuovono le radici, intervallati da lunghi momenti di routine, per tale ragione pensiamo che certe cose non potranno mai succedere, o per lo meno, non potranno mai succedere a noi. Però succedono.
Nessuno pensa che il proprio compagno o compagna lo tradisca, no..non lo farebbe mai ci metto la mano sul fuoco..e poi triaca ti incula
Impoverirsi, o arricchirsi, o innamorarsi, quando meno te lo aspetti, quando meno lo cerchi, poi succede. Quante di queste cose avevate previsto?
Prima lezione del cigno nero
- nessuno sa un cazzo
Le guerre sono imprevedibili, oggi tutti hanno un opinione, tutti sanno perché è scoppiata la guerra, quando e come finirà, ma nessuno sa niente, sono appassionato di storia, quando hitler prese il potere inizio a invadere qui e li, gli alleati pensavano, va beh, lasciamogli prendere i sudetti, quella regione che invase perché era presente una minori tedesca, poi lasciamogli annettere l’Austria, il famoso Anschluss, così è contento, invece Hitler pensava, oh mi prendo ste zone, nessuno dice niente, io vado avanti..e finì come tutti oggi sappiamo, ma allora nessuno se lo aspettava, forse solo Churchill aveva capito.
Siamo circondati da esperti, sono colti, usano il gergo tecnico, paroloni, più sanno più sono arroganti e più credono di sapere, vendono fuffa, modelli matematici, previsioni, statistiche, probabilità formule magiche, portano la cravatta, quello che però succede è che ci mettono in soggezione, pensiamo che sappiano tanto, più di noi, dobbiamo seguirli, sono gli esperti, ma come vi dicevo, essenzialmente nessuno sa un cazzo,
Da questa prima lezione, ne ho imparato un altra, stare zitto, non partecipare in gruppi dove si discute di tutto, a non avere quasi nessun social media, a leggere il meno possibile i giornali, e vedere quasi zero televisione, ogni tanto mi guardo l’inter
Siamo bombardati da notizie, notifiche che quello che fanno e restringere il nostro campo visivo, se vuoi ampliarlo, impara ad ascoltare il silenzio
Vedete cè una cosa molto curiosa che facciamo, quando per una ragione o per l’altra ci formiamo un opinione su qualcosa, andiamo a cercare notizie che la corroborano, che la rafforzano, e ci auto convinciamo sempre di più di avere ragione, nessuno cerca dati o informazioni che dicono il contrario dell’opinione che ci siamo formati, invece di contrastarla la rafforziamo, è un errore, vai a cercare notizie che la smontano, e poi tira le somme
Ma prima di fare questo, stai zitto, io vi consiglio di non partecipare a discussioni social di nessun tipo, se sei vax o no vax, se la russia o se l’ucraina, ora son tutti virologi, medici, esperti in tattiche militari, esperti in geopolitica io non mi esprimo, mi formo, con calma, e riflessione la mia opinione, e una volta che l ho fatto non me frega più assolutamente niente di quello che pensano gli altri. sono a un punto della vita che se uno indossa una maglietta verde e insiste nel dirmi che è rossa, gli dico va bene, è un rosso stupendo.
I cigni neri non sono prevedibili, ma dobbiamo accettarne l’esistenza, abbracciare il caos, e l’imprevedibilità. dobbiamo concentrare i nostri sforzi su tutto quello che non conosciamo, dagli eventi rari e sconosciuti si ha poco da perdere, e tanto da guadagnare, se volete iniziare un progetto, pensate al fatto che il successo è inversamente proporzionale alla sua prevedibilità, più inconcepibile è l’idea, più lontana dalle aspettative, dagli standard, meno concorrenza avrete.
Datevi da fare il più possibile, sporcatevi le mani, fatti il culo, e sacrificate le gratificazioni prossime per raggiungerne di più grandi col tempo, il tutto e subito è come funziona la mente, ma dovete avere pazienza, ci sarà gente che vi dice che state perdendo il tempo, e più ve lo dicono più dovete continuare, più vi dicono che la vostra idea è una stronzata più tempo dovete dedicarvi, perché chi ve lo dice spesso lo fa con la mente, con la struttura classica della mente, fatta di bias, fatta di invidia, di voglia di vedervi fallire, per entrare nel ristretto numero di persone che riesce in qualche modo a crearsi una realtà propria, basata sui propri principi e paradigmi, ce da farsi il mazzo e ogni volta che vedete un ostacolo, vuol dire che siete sulla strada giusta. Facendo questo, aumentate le possibilità di vivere un evento improbabile, un cigno nero, che vi farà svoltare. succedono cosi, seguendo le opportunità, come dice Taleb , andate alle feste, andate dove non conoscete nessuno, a volte è proprio un incontro casuale che vi cambia la vita, ma se non uscite e non provate a prendere ogni opportunità per fare delle cose fuori dalla vostra routine, state perdendo occasioni
La nostra mente impara solo cose specifiche, non impariamo delle regole, ma solo dei fatti, per quello spesso ripetiamo gli stessi errori, disprezziamo tutto quello che è astratto, la mente funziona in modo scientifico, è meglio usare un metodo empirico, fondato sull’ esperienza, sulla pratica, lontana dal rigore scientifico.
In qualche modo dobbiamo sempre dare una spiegazione a tutto, e usiamo la mente per farlo, a volte non ce una spiegazione, certe cose succedono e basta. succede che avete perso un treno, e in stazione conoscete la vostra futura moglie o marito, cerchiamo giustificazioni, fatti dati per capire, ma magari non ce spiegazione, o è così sottile e magica che non siamo più in grado di capirla in un mondo fatto di dati e fatti, fate un digiuno, state qualche settimana senza messaggi, app, social, uscite, toccate annusate, osservate, l’imprevedibile esiste, meglio abbracciarlo e imparare a ragionare, più che continuare a imparare cose.
Io questo podcast lo faccio con una cadenza abbastanza diluita, primo perche non ho tempo ecco non prendiamoci per il culo, viaggio sempre e faccio mille cose, ma mantengo una ferrea disciplina nel pubblicare questi 20 minuti due volte al mese, considerate che ci metto una media di 40 ore per ogni episodio, lettura del libro inclusa ovviamente, ma la ragione principale è perché sono coerente con questo credo, penso che ci siano troppe informazioni, non ce tempo per digerirle, uno si ascolta il podcast e poi deve riflettere, mettere in pratica, prima di passare al seguente.
Il mondo è dominato da fattori estremi, sconosciuti e molto improbabili, mentre noi abbiamo la tendenza a concentrarci su tutto quello che è conosciuto e ordinario.
Nel libro fa l’esempio dell’antibiblioteca di Umberto eco, quando la gente entrava nella sua biblioteca reagiva in due modi, la maggior parte delle persone diceva, caspita quanti libri, ma li ha letti tutti? Mentre una piccola minoranza capiva che sono più importanti i libri non letti, che teniamo nei nostri scafali per usarli quando ci servono, quando dobbiamo investigare, fare ricerche, e che ci ricordano in ogni istante tutte le cose che non conosciamo, quindi altra lezione, concentrarsi su quello che non si sà, rispetto che crogiolarsi e affermare le proprie conoscenze, andiamo a esplorare tutto quello che non conosciamo
Un altro importante concetto e lezione
Esistono due emisferi nel mondo dell’autore, il mediocristan, un territorio tranquillo, dove non succede mai nulla di nuovo, dove vieni pagato per il tuo tempo e poi l’estremistan, un mondo dove pullulano i cigni neri, dominato dal caso, dall’imprevedibile, dalla scalabilità
Il miglior consiglio che l’autore ricevette nella sua gioventù. Fu quello di trovare una professione scalabile. Non un lavoro dove noleggi il tuo tempo, un dentista puo ricevere un numero limitato di pazienti, anche se guadagna tanti soldi, ma ha un tetto massimo, come lo ha un ristorante, al massimo puoi riempire tutti i tavoli, io stesso di lavoro posso fare solo un evento alla volta e prende tutto il mio tempo, non è scalabile, mentre esistono piattaforme di eventi remoti scalabili e autogestite, son lavori diversi, ma qui si tratta di entrare nel ragionamento fatto dall’autore, che ha raggiunto molto velocemente la sua liberta finanziaria e lo ha fatto per avere tempo, si dedica infatti allo studio, alla filosofia e la scrittura attualmente, grazie a questo consiglio, che lo ha portato a vivere nell’ emisfero del estremistan.
Pensate a uno scrittore, ci mette lo stesso tempo per attrarre un lettore o milioni di lettori, fa lo stesso sforzo, non deve scrivere un libro ogni volta che un lettore gli chiede una copia, fai uno sforzo che può diventare scalabile, lo fai una volta, e puo essere usato, comprato da milioni di persone, un panettiere deve fare una michetta per ogni cliente. Ora, lui stesso ci mette in allerta, che questo è un consiglio che vale per pochi, ci consiglia vivamente di trovare un lavoro non scalabile, perché cercare la scalabilità è un cammino impervio, aleatorio, pieno di incertezze, devi trovarti nel posto giusto nel momento giusto, le professioni non scalabili sono fatte di gente moderata, tutti stanno grosso modo nella stessa situazione, quelle scalabili, a detta dell’autore, hanno nani o giganti, o vinci o perdi, e per dirla tutta hanno pochi giganti e molti nani
Io sono dell’idea, che sei hai un lavoro stabile, non scalabile, dovresti provare a creare qualcosa di parallelo, che possa diventare scalabile, immagina lo stesso panettiere, magari mentre fa il suo lavoro, si ritaglia del tempo per creare un nuovo tipo di pane, brevetta la ricetta e la vende agli altri panettieri, cosi scala. Usa la tua stabilità, le tue fondamenta, le tue sicurezze, per affacciarti anche solo un pò, in qualcosa di sconosciuto.
Un ulteriore lezione che tiro fuori da questo teso, è quella di concentrare il dolore, il più possibile, e lo metto in pratica nella mia vita, mi ha completamente cambiato l’idea su quello che è la sofferenza, trovo molto più efficace soffrire tanto, in modo inteso, ma per un breve periodo, piuttosto che un dolore lieve, costante, che ti trascini per un tempo molto lungo. Immaginatevi che vi si rompe un dente e non fate niente, soffrite un pò per un mese, due un anno, e poi quando andate dal dentista non ce più niente da fare, era meglio estrarlo e mettere un impianto. O curarlo, qualunque dolore è meglio risolverlo subito, buttarsi dentro la disgrazia dentro il problema, alla fine la vita è un esperienza e va vissuta pienamente nel bene o nel male, non esiste un giorno che non merita di essere vissuto
Questa lezione l ho messa in pratica nel mio piccolo questa settimana, pensate sono anni che pensavo a un tatuaggio, un disegno molto personale, sono stato con l’artista che ho scelto, dopo una lunga serie di analisi, e abbiamo passato un paio d’ore disegnando quello che desideravo. Il punto è che è un tatuaggio molto grande per tanto serve più di una seduta in teoria lunedì scorso dovevo fare la prima, aspettare 3 settimane per curare la ferita, con un processo abbastanza invasivo di lavaggi creme e coprire tutto con una specie di cellofan, ma il tatuatore mi ha offerto una possibilità che non avevo preso in considerazione, ovvero di fare due sedute quasi immediate una il giorno dopo dell’altra, 10 ore al giorno, un pò di dolore, ma concentrate, in modo che il braccio non iniziando a cicatrizzarsi poteva sopportare una seconda seduta immediata. Ho subito accettato pensando al fatto che in questo modo, il processo di cura, sarebbe stato uno solo, e non due volte 3 settimane, nella mia testa, concentrare il dolore, ha dei benefici, è un dolere più intenso, sono due giorni orribili seduto 10 ore senza poter fare nulla, ma poi invece di 6 settimane curandomi, me ne bastavano solo 3. E questo metodo, può essere usato in tanti aspetti della propria vita
Chiudo l’episodio odierno, ricordandovi che questo non è un libro di crescita personale, ma fa riflettere, pensare, molte delle considerazioni di oggi sono frutto degli stimoli che mi ha dato questo testo, ma il pensiero più potente che mi ha innescato questo libro è quello che dobbiamo uscircene in fretta da ogni situazione che ci assilla, che ci fa male, pensate a una relazione tossica, un investimento sbagliato, un lavoro che ci fa soffrire, delle persone che odiamo ma nonostante questo frequentiamo, ce da avere coraggio di abbandonare tutto quello che non ci fa bene, e abbracciare lo sconosciuto, l’oblio, l’incertezza che ne deriva se facciamo il salto, il cigno nero, nel bene o nel male è un evento imprevedibile, ma se siete consapevoli nel fondo che qualcosa vi fa del male, non fa per voi, è inutile allungarne il processo, anche se il dolore e la sofferenza è sopportabile, nel tempo diventa incurabile, non sai mai cosa puoi trovare se abbracci l’imprevedibile e lo sconosciuto, ma forse è questo il bello
Grazie