I principi del successo
- L’autore ci svela il suo segreto, non è stata la conoscenza a portarlo in alto, bensì il suo personale modo di affrontare tutto quello che non conosceva, e lo ha fatto usando dei principi
- Un libro diviso in tre parti, nella prima Ray Dalio racconta le sue personali vicissitudini, i suoi errori e come ha imparato da essi
- Nella seconda parte si parla di principi di vita
- Nella terza e ultima parte Dalio esplora i principi usati nel suo lavoro, nella sua azienda
Scopri il libro dell’Episodio >
Trascrizione del podcast
Oggi Pariamo di principi, lo facciamo con Ray Dalio e il suo libro principles, life and work ( non so se ce in italiano). Il concetto che Dalio ci propone è il seguente. Ognuno di noi deve affrontare ogni giorno una pletora di situazioni. Senza dei principi, intesi come modelli di pensiero, siamo obbligati a reagire come se fosse sempre la prima volta che affrontiamo le circostanze che ci succedono, e sovente ci ritroviamo a fare gli stessi errori, senza imparare, e ripeterli per tutta la nostra vita, con una serie di principi predisposti e chiari nella nostra mente possiamo possiamo affrontare ogni evento che ci viene incontro, usando una manuale di istruzione, sapendo sempre cosa fare e come farlo- Dalio ci da i suoi di principi ma anche un metodo per trovare i nostri.
È un libro che fa pensare, riflettere, e l’ho trovato estremamente piacevole. Premessa- è un mattone, se vivete al secondo piano senza ascensore ve lo portano su col montacarichi, o il messaggero vi chiederà di scendere a prenderlo, e saranno cazzi amari. è come se fossero 3 libri in uno, si divide appunto in tre parti, e l’autore prima di addentrarci in questa fitta giunga di pagine ci spiega come leggerlo e cosa leggere,
la prima parte è la sua storia, il suo cammino, e racconta molti fatti e avvenimenti della sua vita, una specie di autobiografia, può essere di interesse per qualcuno, meno per altri, spiega come ha trovato i suoi principi e come ha imparato dai suoi errori
La seconda parte parla dei principi che possiamo applicare nella nostra vita, l’autore stesso ci indica che questa parte centrale del libro è il cuore del testo, la vera essenza e la parte più importante per noi lettori che vogliamo estrapolare il succo del suo insegnamento.
La terza e ultima parte racconta i principi che ha usato nella sua azienda, quindi tutta una serie di processi, sistemi, meccanismi che erano applicati al suo lavoro, e alla gestione dei suoi impiegati. Per tanto chiunque abbia un azienda può trovare di grande valore questa parte del libri
Ma il grande scrittore francese Daniel Pennac sostiene che NON finire un libro è uno dei 10 diritti del lettore.
E lo stesso autore scrive in una breve nota che non si offende se saltiamo direttamente alla parte centrale del libro, quindi dato che non si offende, io son saltato alla parte centrale direttamente, ho sfogliato la prima parte ma conoscevo Dalio, ho visto tanti dei suoi video, interviste è un personaggio che mi piace tanto, non sentivo la necessità di entrare nella parte iniziale del libro perché avevo già letto e apprezzato la sua storia, quella finale non mi interessava, era troppo business per me. ma la parte centrale del libro è entusiasmante, e ci si può tirar fuori parecchio materiale, l’episodio di oggi si concentra su questa parte, i principi che ray Dalio usa per affrontare la sua vita.
Spendiamo due parole sull’autore. Dalio è il fondatore di Bridgwater Associate, il più grande hedge fund del mondo, un colosso della finanza, stiamo parlando di un uomo che vale 20 miliardi, io ho una regola, se uno scrive un libro per soldi, non lo leggo, e penso che in qualche modo si capisce in fretta quando qualcuno lo fa per questo motivo, Dalio lo fa per condividere il suo metodo, le sue conoscenze. Non per denaro
All’anagrafe Raymondo Dalio è figlio di un musicista jazz italoamericano, è uno de noialtri questo, pensate che a 12 anni mentre fa il porta mazze in un campo da golf per tirar su qualche soldo, investe 300 dollari in una compagnia quotata nella borsa statunitense grazie al fatto che passava del tempo con dei ricchi investitori, e triplica il ritorno sull’investimento, quello che si chiama ROI se volete fare figo ecco.. A 18 anni ha gia un portafoglio di azioni di migliaia di dollari. Io a 12 anni giocavo coi master dell universo e i JI Joe Crea il suo fondo di investimenti nel suo appartamento e la sua carriera vola, pensate, per dare atto di che classe di personaggio abbiamo davanti oggi, nel 1982 Dalio punta su una crisi, dirige il suo fondo a investire sul crollo dei mercati, ma non crollano, anzi si sollevano ed entrano in un ciclo di crescita che dura anni, perde tutto, deve licenziare le persone che lo hanno accompagnato, e una situazione che farebbe tremare chiunque peer lui è un errore dal qual impara, poi dai Ray il 1982 è il mio anno di nascita e che cazzo tu punti sulla crisi quando arrivo io. 2008, la sua azienda, dove lui fa da timoniere, aveva previsto la crisi dei mutui subprime che arrivò, e di conseguenza è una delle poche entità finanziare a guadagnare una marea di soldi mentre la maggior parte delle aziende del settore si sgretolava, Questo impara per davvero dagli errori. Piccola parentesi io nel 2008 se andate a vedere il mio LinkedIn ovviamente mi dedicavo al settore dei mutui. Se uno è coglione non ci poi fare niente.
Bando alle ciance. E iniziamo
L’autore ci svela il suo segreto, non è stata la conoscenza a portarlo in alto, bensì il suo personale modo di affrontare tutto quello che non conosceva, e lo ha fatto usando dei principi, che sceglie di condividere perché crede fermamente che chiunque, applicandoli, può arrivare a raggiungere le proprie mete.
I principi sono modi intelligenti per gestire le cose che ci succedono ripetutamente, esistono principi per ogni cosa,
Il libro è pieno zeppo, se vi piace questo metodo potete approfondirlo perché ogni pagina ha dei principi, io ne tiro fuori alcuni, quelli che mi hanno colpito
Primo- diventa un iper realista – secondo Dalio non ce niente di più importante che comprendere come funziona la realtà, è qualcosa di pratico e meraviglioso. Uno potrebbe pensare..ma allora i sogni, le speranze, svaniscono nell’iperrealismo? Assolutamente no ma manca una componente per realizzare i tuoi sogni, se cerchi di raggiungere qualunque meta in una realtà che tu vorresti sei in un livello sbagliato, devi raggiungere le tue mete nella realtà che ti circonda, non quella che vorresti ma quella che è.
Quindi se vuoi una vita di successo la formula che ci da Ray Dalio è questa
Sogni+ realtà+ determinazione uguale vita di successo
Successo è qualcosa che deciderete voi cosa significa, può essere vivere davanti al mare o ai monti con poco, o viaggiare in jet privato, o avere una famiglia numerosa o viaggiare solo per il mondo, sicuramente dovete fermarvi e capire cosa volete dalla vita, cosa vuol dire per voi aver successo, è una riflessione completamente personale.
Una delle leggi fondamentali della natura ci insegna che per aumentare la nostra forza dobbiamo spingerci oltre i nostri limiti, ed è doloroso. L’uomo, diceva Carl Jung, ha bisogno delle difficoltà, sono necessarie per la nostra salute, il dolore è un indizio, dietro il dolore ce la crescita, istintivamente evitiamo il dolore ad ogni costo, invece di usarlo a nostro vantaggio, la paura del dolore ci porta a non fare certe cose, a non andare oltre, ma è un limite e nella maggior parte delle occasioni è più dolorosa la paura del dolore che il dolore stesso, pensate io ho un abitudine faccio doccia gelate tutti i giorni, non mi lavo il culo con l’acqua fredda, quando ho finito di lavarmi, con l’acqua calda, sposto il rubinetto sulla acqua gelata e ci rimango sotto pr un paio di minuti, all’inizio questa abitudine che desideravo acquisire era una roba traumatica non riuscivo, poi sapete gli uomini si lamentano e frignano parecchio però ho scoperto che tutte le frigne e le lamentele erano nella mia testa, non ti fa assolutamente male stare 2 minuti sotto l’acqua fredda, porta dei benefici pazzeschi, è più doloroso pensare di mettervi sotto che farlo realmente, la paura è un prodotto della mente, ci fa allontanare dalle difficoltà e dal dolore, quando realmente affrontarlo è la cosa migliore che possa capitarvi, ma il dolore da solo non porta a nulla, il secondo principio è il seguente
DOLORE+ RIFLESSIONE UGUALE PROGRESSO
Vedete perché mi piacie Dalio, trova sempre quell’elemento della formula che manca
Se avete obiettivi ambiziosi è necessario saper convivere col dolore e buttarvici a capofitto, affrontarlo, e trattarlo come un segnale che vi serve pr trovare una soluzione a un problema, ma soprattutto la maggior parte della gente non riflette quando prova dolore, cerca in mille modi di evitarlo, ma è un errore, affrontatelo, fermatevi a riflettere, e quello che succede è miracoloso, riuscirete ad accettare, identificare e imparare come sfidare le vostre debolezze, e migliorarvi. L’autore usa la meditazione, la contemplazione per capire e riflettere e digerire il dolore che ha affrontato vero i suoi obiettivi
TU DEVI PENSARE PER TE STESSO A CIO CHE è VERO
Siamo circondati da convenzioni, la nostra vita senza principi è gestita da altre persone, dai loro principi, dalle loro convenzioni, io mi ricordo da bambino tutti prendevamo decisioni in base agli amichetti con più personalità, stavi in un gruppo, perché ovviamente non è come adesso prima si stava fuori in branchi di ragazzini tutto il giorno e si creavano relazioni personali molto strette tra amici e amiche e non digitali, era diverso, io poi son molto nostalgico. Io ho iniziato a pensare cosa era vero, e quali fossero alcuni dei miei principi molto tardi nella vita, un giorno forse avevo 7-8 anni giocai un torneo di calcio con la mia squadra, con la gente della mia età e successivamente toccava alla squadra più grande, che però era in difficoltà numerica, allora chiesero a me e un altro, il mio miglior amico in quel periodo con il quale ho passato l’infanzia, poi si separarono i cammini perché io andai all’università e lui a san Vittore. Io il mio amico disse no no a me che cazzo me frega io non gioco…per qualche ragione, per qualche convenzione, poi il mister guardò me e io risposi la stessa cosa..no no io non gioco che cazzo me ne frega, ma nel fondo era la cosa che più desideravo farmi un altra partita, ci misi anni a capire e pensare a questa cosa, io non sapevo cosa era vero, non sapevo agire pensando nei miei principi, e alla fine questo piccolo esempio, lo vedo spesso, in adulti, in tante persone serie, educate, laureate, professionali, esperti, non è una questione di età se non hai delle convenzioni tue, finisci per vivere quelle degli altri- nessuno nasce con un istinto tale da sapere cosa è vero e cosa no, nn siamo dei gatti, loro lo sanno, noi lo scopriamo durante il cammino,
ASSUMERSI LE RESPONSABILIà DEI RISULTATI
Vi troverete davanti a così tante situazioni, a un numero spropositato di decisioni da prendere, spesso ci sono tante variabili che condizionano i risultati che otterrete da queste decisioni, ma l’autore è convinto di una cosa, qualunque siano le circostanze che la vita di mette davanti, ci sono molte più possibilità di avere successo e vivere una vita piena se ci prendiamo la responsabilità totale delle decisioni ch prendiamo e dei risultati che otteniamo invece che cercare di nasconderci dietro le variabili che non controlliamo, quindi fregatevene del fatto che vi possa piacere o meno una situazione specifica, ci siete dentro, giocatevela vivetela e trovate il coraggio di affrontarla, e l’autore ci svela i 5 passi che lui usa per progredire, evolvere e imparare dalla realtà e da queste situazioni
Quando vi trovate davanti a una vostra debolezza, limite, la gente reagisce diversi modi per esempio
- negare l’evidenza ( ed è quello che fa la maggior parte della gente)
- è accettarla la debolezza, e trasformarla in un punto di forza, e questo può funzionare o meno in base alla vostra abilità di effettuare questa trasformazione
- accettarla, e trovare un cammino che ci giri intorno
Parliamoci chiaro, non è obbligatorio vivere una vita alla ricerca di un cambiamento, di un miglioramento, di un evoluzione, tantissime persone trovano la felicità nella routine, nella sicurezza, nei loro punti fermi, pero poi ci sono persone che temono la noia, la mediocrità e finiscono per prendere rischi, attraversano cammini impervi e pericolosi perché stanno cercando qualcosa, vogliono cambiare, sono due esistenza diverse, e non mi permetto di giudicarle, anzi, penso che tante persone raggiungano la felicità e la pienezza facendo una vita priva di rischi e sorprese, a titolo personale, io sono troppo inquieto e non sono mai riuscito a guidare la macchina della mia esistenza in seconda, devo mettere la quarta o la quinta, la controindicazione ovviamente è che più cercate di scalare la vetta dei vostri limiti, più la caduta è dolorosa, ed è inevitabile cadere
Vediamo I 5 passi che usa Dalio per andare avanti nella sua vita, per evolversi
Passo 1- conoscere i propri obiettivi e andare a raggiungerli, capire cosa volete ottenere nella vita, e questo dipende dalla vostra natura. In cercare di dare priorità, anche se virtualmente vi dicono che potete avere tutto dalla vita, potete essere chi volete, ma la verità è che non è possibile, ci sono si tante opzioni, alternative scelte, ma se vi indirizzate verso una meta dovete abbandonarne altre. Non bisogna nemmeno confondere i desideri con gli obiettivi, se vuoi un fisico atletico, allenato, quello è un obiettivo, anche se nel fondo vuoi mangiarti 2 pizze e una torta, quello è un desiderio, ma i desideri possono ostacolare il cammino verso gli obiettivi, per questo bisogna in qualche modo conciliare, unire, o avvicinare al massimo gli obiettivi coi desideri
Passo 2 – appena hai compreso che obiettivo vuoi raggiungere devi essere consapevole che ci saranno degli ostacoli, dei problemi che si interporranno alle vostre mete, bisogna identificarli e non tollerarli, e vi dirò di più bisogna andarci addosso, non evitarli, sono problemi sicuramente dolorosi
Passo 3- Diagnosticare i problemi, e andare all’origine, alla causa alla sorgente, non saltare a conclusioni veloci ,fate un passo indietro e riflettete in modo da distinguere il sintomo dalla malattia
Passo 4- progettare un piano per eliminare i problemi, qui è dove definirete come superare il problema.
Passo 5- mettere in pratica il piano, superati i problemi ora possiamo mettere in pratica le azioni che ci servono per arrivare ai nostri obiettivi, una volta un tizio che conosco che ha avuto molto successo nel creare delle start up e venderle, mi disse non vince chi ha il piano migliore, l’idea più originale, ma quello che mette in pratica questo piano nel modo migliore vince la partita.
Arriverete al successo se applicherete costantemente questi 5 passi per ogni cosa che vi succede, è un processo doloroso, più vi impegnate e più diventate capaci di mettere in pratica questo processo più difficili e dure diventeranno le sfide perché state aumentando consapevolezza e state crescendo. E con questo crescono anche le difficoltà. A volte ci sono persone molto brave a identificare i problemi, o a risolverli, e persone che hanno la lucidità di comprendere e vedere i giusti obiettivi, per tale ragione è importante circondarsi di gente capace di darvi qualcosa in più in questo processo, se vi sentite deboli in un punto della catena, cerca ausilio e aiuto a chi è più bravo di voi, io personalmente sono un maestro nel capire che problemi ci sono, li so identificare, diagnosticare, ma non li risolvo, spesso me li trascino e ho avuto grandi benefici nello stare vicino invece a persone brave proprio in quello, mi hanno aiutato, il processo lo dovete fare voi, ma spesso cercare aiuto e consiglio può fare la differenza.
Perchè abbiamo un ego che ci annebbia la mente, abbiamo dei punti ciechi, come quando siete in macchina a Milano, il motorino che avete in culo sta sempre nel punto cieco dello specchietto, avere uno che lo vedo e vi avvisa non è niente male.
Progrediamo fino a che incontriamo ostacoli, poi dobbiamo decidere se superarli o fermarci, e non avanzeremo mai senza risolvere questi problemi
Vedete amici, qui si tratta di adattarsi ed evolvere, pero spesso ci adattiamo e basta. E finiamo ad infognarci in un esistenza dove abbiamo imparato a sopportare tutto, impariamo a vivere con le catene, ma non riusciamo a trarre beneficio da questo processo perché non facciamo altro che adattarci. quando mettono una rana in una pentola, l’acqua è tiepida, e l rana non ha la necessità di saltare, potrebbe farlo facilmente, poi lentamente l’acqua si riscalda, ma la rana ha un sistema che le permette di adattarsi alla nuova temperatura, è un sistema che richiede energia ma lo fa senza troppi problemi, aumenta la temperatura e la rana si adatta, fino a quando l’acqua bolle, in quel momento la rana sa che deve saltare, ma non ha più forze, non riesce più a trovare dentro di lei le energie per fare il salto, le ha sprecate per adattarsi all’ambiente, e muore. Si spegne
Passiamo la nostra esistenza ad adattarci alla temperatura della vita, alle convenzioni, a quello che ci succede intorno, lo accettiamo, abbassiamo la testa, e nonostante siamo in grado di saltare decidiamo di adattarci, ma arriva un momento dove questo salto non è più possibile, non aspettate che l’acqua bolli per saltare e buttarvi in una vita che sentite vostra, che si adatti alla vostra natura, al vostro credo, a quello che per voi è vero, a quelli che sono i vostri principi. perché siamo di passaggio ed è un viaggio dove non si può tornare indietro, e l’acqua prima o poi bolle. Saltate quando siete in tempo
Un saluto e come dicono in costa rica, Pura vida