ll potere di adesso
- Il momento presente è l’unica cosa che abbiamo
- Voi non siete la vostra mente
- Accetta le situazioni che ti succedono
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Trascrizione del podcast
Durante questo mese di dicembre abbiamo sfiorato la superficie di tematiche spirituali, interiori, abbiamo visto la strada che porta ad essere un guerriero di pace, e con Simone terreni lo scorso episodio il viaggio nell’inferno dantesco visto come percorso di crescita e realizzazione personale, per chiudere il ciclo di dicembre trattiamo oggi di un libro che approfondisce il potere che possiamo innescare quando viviamo nell’attimo presente, si chiama appunto il POTERE DI ADESSO, di Echar Tolle
Questo è un tedesco, che dopo un periodo difficilissimo della sua vita, comincia riflette sul fatto che odiava vivere con se stesso, non gli piaceva come era, non riusciva più a vivere con se stesso, e una notte un pensiero, che risveglia e illumina l’autore, si chiede, Non mi piace come sono?
Ma allora, quanti siamo, uno o due, se non ci piace chi siamo, vuol dire che ci stiamo guardando da un altro punto di vista, come se fossimo due persone, chi siamo, quelli che stanno osservando quello che non gli piace o siamo quello che non piace. Da questo dilemma, l’autore comprende che noi non siamo la nostra mente, intesa come conglomerato pensieri, emozioni, ricordi, paure, ansie, e raggiunge un livello di consapevolezza tale da sentirsi come illuminato da una nuova luce e irradiato da una nuova energia
La sua illuminazione lo porta a passare due anni nei parchi sulle panchine a godersi la vita e i momenti, senza fare nient altro, mi sarebbe piaciuto vederlo, d’altra parte era uscito dalla società, senza lavoro amici famiglia, non aveva nulla e in soldoni non faceva più un cazzo, solo stare sulle panchine dei parchi a godere di questa luce e la consapevolezza assoluta. Probabilmente a qualche persona sarà pure risultato inquietante vederlo.
Ma la maggior parte della gente cominciò a chiedergli, voglio quello che hai tu? E la sua risposta era sempre la stessa, già ce l hai, ma la tua mente non ti permette di vederlo
Una volta compreso che le persone volevano raggiungere il suo stato, diventa un maestro spirituale. Vi consiglio di andarlo a vedere in qualche video, è un tipo che obiettivamente sembra essere parecchio sereno.
il capitolo è dedicato a chiunque in questo anno appena trascorso ha avuto difficoltà, che è passato da periodi difficili e sicuramente il momento e l’ambiente circostante non aiuta, dobbiamo provare a creare una realtà propria, nostra, indipendente da quello che ci circonda, e questo libro può aiutare a uscire dai momenti difficili attraverso un metodo semplice, ma di difficile applicazione.
L’autore racconta la parabola di un vagabondo che ogni fa l’elemosina, tende la mano ai passanti, buttato per strada ma appoggiandosi sempre a una grossa cassa, un giorno passa un tizio che gli dice, hai mai provato aprire la cassa? Quello dice di no, la apre e ci trova un sacco di soldi. La parabola è ovviamente una minchiata superficiale ma l’autore la usa per paragonarla a quello che ci succede, siamo sempre a elemosinare qualche spicciolo dalla vita quando realmente dentro di noi abbiamo il potere di essere felici, prosperi, sereni, gioiosi, e questa cassa non la apriamo, cerchiamo fuori e non dentro.
La prima grande lezione del libro, è che voi non siete la vostra mente
in qualche modo siamo come posseduti dalla mente, questa entità, piena di ego, pregiudizi, pensieri futuri e passati, rimorsi, rancori, inquietudini, finisce per sovrastare quello che realmente siamo e noi ci identifichiamo, diventiamo le nostre paure, liberarsi dalla mente e dalla sua possessione è liberazione.
Quante volte mentre camminate vi capita di vedere gente che parla da sola, solitamente il dialogo interiore che accade nella mente, le preoccupazioni, le seghe mentali, e quando le persone sono sole e camminano spesso portano questi pensieri alla bocca e cominciano a parlare da soli, fateci caso io ne vedo diversi ogni giorno nella breve passeggiata che faccio per arrivare al mio ufficio, che dista circa 1 chilometro. Poi ora con le mascherine uno può parlare da solo senza che nemmeno la gente lo veda.
La mente è uno strumento meraviglioso che va usato per determinate e specifiche azioni. Quando ti serve la usi, la mente causa una perdita gravissima di energia vitale, a causa della ripetizione costante e infinita di pensieri
Pensiamo che un giorno futuro se facciamo questa o quell’altra cosa saremo felici, se succede questo o se compriamo quello’o quell’altro allora saremo felici, ci sono sempre delle condizioni per la nostra felicità, quando realmente il momento presente è realizzazione e felicità.
I creativi, gli scientifici, coincidono tutti che le idee più brillanti arrivano in momenti di quiete e di silenzio nella mente.
In qualche modo lo strumento ha preso il sopravvento su di noi, se non riuscite, riusciamo, a interrompere il flusso dei pensieri a comando, siamo sopraffatti dalla mente, e se non siamo la nostra mente, allora cosa siamo?
Il primo passo è ascoltare i pensieri, osservare le emozioni, mettersi in una posizione dove immaginiamo noi stessi come un testimone attivo di quello che accade dentro di noi, e in modo oggettivo, se riusciamo a osservare i nostri pensieri, diventiamo qualcosa di più grande, di più elevato della mente.
Osservare le emozioni e i pensieri ci trasformano, diventano gli osservatori e non gli osservati, questa dicotomia, questa divisione che viviamo si dissolve quando iniziamo a osservarci, ci permette di elevare la nostra consapevolezza.
Usate ogni momento possibile, sulla metropolitana tram o treno, in fila alle poste, ovunque, diventate presenti. Impareremo in questo modo a smettere di identificarci con la mente.
Percepire il mondo attraverso le sensazioni, non con la mente.
La seconda lezione del libro è quella di accettare quello che ci succede.
Qualunque cosa vi accada, prima accettatela, poi agite, accettatela come se fosse qualcosa che avete scelto e voluto, e agite in sintonia con quello che succede non contro. Questo trasformerà la vostra vita.
Reagire, rispondere. Lo abbiamo già visto, una vita fatta di reazione non sarà mai vostra, non sarete voi a guidare e decidere dove andare se reagite alle circostanze, dovete rispondere, con consapevolezza e il modo migliore e non resistere a quello che succede, accettarlo, e poi rispondere, non reagire resistendo, è successo, ora sta a te rispondere, ma prima accetta con consapevolezza senza resistere a qualcosa che non puoi cambiare
Quante cose realmente scegli di fare nella vita, rispetto a quelle cose fai perché le fai, spesso viviamo una vita fatta di reazioni di quello che ci succede, invece di volere una vita realmente piena e in linea con quello che sentiamo e che desideriamo. Ci ritroviamo in mezzo e gli anni passano, il tempo, scorre più velocemente quando non sei tu a dirigere il tuo personale viaggio
Generalmente il dolore che proviamo deriva dalla resistenza agli avvenimenti, soffriamo perché qualcosa non è andato come volevamo,
Osservare i sentimenti e le emozioni ci permettono di evitare di diventare quei sentimenti e quelle emozioni
Ci identifichiamo nei problemi, nelle disgrazie, nel vittimismo, ci da una specie di identità, ci sono persone che sguazzano nella tragedia, si attivano, si riempiono, e si identificano coi drammi, è come se vengono alimentati dai problemi e si sentono completamente identificati, vivendo in questo modo una tragicommedia. Io posso dirvi che conosco diverse persone, alcune molti vicine che hanno identificato la loro vita coi problemi e non cè modo di cambiarle e liberarle dalle catene che imprigionano la loro esistenza, nessuno al di fuori di loro stessi può liberarli.
Carlo jung conversando con un capo tribù indiamo, del nord america, gli disse il capo tribu, i bianchi stanno cercando qualcosa sempre, cosa cercano? Vogliono sempre qualcosa, sono sempre inquieti e scomodi, pensiamo che siano pazzi.
Se siete degli individui stressati, ansiosi, tristi, inquieti e spaventati del futuro questo testo e quello che spiega può aiutarvi ad aprire nuovi orizzonti.
Divisione tra chi realmente sei, non sei il tuo passato, non sei quello che la gente pensa di te, non sei quello che ti succede, e se ti succede non è contro di te ma per te, è un ostacolo, un esperienza.
Vuoi un milione di euro per essere felice, ma una volta che hai un milione perché sei felice, perché cosi non lavoro più, perché non vuoi lavorare più, per essere libero, libero da cosa? Fatti domande profonde, scendi di livello, chiediti più volte perché vuoi qualcosa. Qual’e la cosa che continueresti a fare nonostante i soldi, la libertà, il tempo…
La terza lezione, sta nel titolo, vivere nell’adesso, e questo da un potere
Quando pensi al futuro e al passato, sei comunque nel momento presente, ora se mi metto a fare progetti per domani, sono comunque qui e ora, e domani non so se succederà, ne so come succederà, ha veramente poco senso sprecare e drenare tutte le vostre energie per qualcosa di completamente incontrollabile.
Sapete qual’e il miglior modo di creare un futuro prospero, felice, sereno, è crearlo nel momento presente, i momenti che verranno dopo sono una conseguenza dei momenti che viviamo ora, usate le energie non per catapultarvi con la mente in cosa succederà domani, ma pensate a cosa sta succedendo adesso, e riempite il momento con tutta la vostra energia è il modo migliore per farsi che domani succederà qualcosa di buono.
Molte persone aspettano, aspettano qualcosa per cominciare, per fare, per lanciarsi in un progetto, o per interrompere una relazione tossica, o per lasciare un lavoro, o per accettarne un altro, ogni secondo che perdete e un secondo sprecato. Un caro amico argentino mi ha detto, io pento solo delle cose che non ho fatto, non di quelle che ho fatto e ho sbagliato
Abbiamo 24 ore al giorno, 6-8 dormite, magari ce gente che dice io medito 30 minutino un ora, e se tolte leone di sonno vi rimangono 16 ore, e ne meditate una, che impatto avrebbe la vostra vita se le altre 15 fossero vissute nella totale presenza.
Dissociatevi dai pensieri, non siete voi, non è una questione di avere la mente in bianco, è una questione di essere consapevoli e avere un arcobaleno nella mente, sentire tutto, la natura è un ottimo esercizio, l’autore dice di aver passato due anni a vagare nei parchi solo per praticare e godere della presenza, sentire odori, rumori, percepire, da quando ti alzi la mattina la prima cosa che fai e guardare quel cazzo di telefono e iniziare con il rum rum della routine o pensare a cosa devi fare oggi o il problema che avevi domani, aprite gli occhi e sentite qualche minuto il caldo della coperta, la comodità del letto, sentite la persona che avete affianco, osservate e inalate l’aroma del caffè e godetevi il gusto di berlo, uscite di casa immersi nel momento e pensate a quello che dovete fare quando lo state facendo non prima,
è come andare in una battaglia dove sai che dovrai essere al massimo delle forze per affrontarla, ma prima di arrivare al campo di battaglia cominci a sventolare la spada senza avere nessun nemico davanti a gridare e sprecare le tue forze, come pensi di arrivare al campo di battaglia, invece, tenete la spada nella fodera, arrivate riposati e assorti nel momento alla battaglia, e quando è il momento, sfoderate la spada nel pieno delle vostre forze, come pensate che finirà la battaglia per quello che è arrivato stanco e stremato per aver dato colpi di spada al niente, rispetto a quello che è arrivato calmo, senza sprecare forze, è la stessa cosa quando i pensieri vi attanagliano e drenano le energie prima che qualcosa accada, usate le forze per quando succede nella realtà non nella mente.
Il momento presente è l’unica cosa che abbiamo
Se potessimo chiedere a un gatto che ora è, o che giorno è, cosa pensate che vi risponda..sempre la stessa cosa, adesso
I gatti sono completamente presenti, 24h al giorno, e sviluppano capacità quasi soprannaturali, un gatto è sempre allerta, è quel momento, momento dopo momento, è sempre in una specie di stato di meditazione consapevole, attiva e in grado di catturare qualunque cosa accada intorno a lui.
Vivi qui e vivi ora, è una cosa che accade così raramente, il 95% dei pensieri sono negativi, ripetitivi, spazzatura tossica, cercate di allontanarvi dal concetto del tempo. Ce una storia di un maestro zen, che mostrando l’indice della sua mano, col braccio alzato chiede ai suoi studenti…che cosa manca a questo momento? E una domanda che aiuta a trasportarci nel momento presente
Senza andare toppo lontani nelle verdeggianti montagne asiatiche con maestri zen in camice arancione, un caro amico abruzzese, dante, aveva un modo tutto suo di ritornare al momento presente, ogni qualvolta che gli succedeva qualcosa di negativo, di inaspettato o sgradevole, lui stava qualche secondo in silenzio e poi diceva…ci piscio.. e tornava sereno, mi ricordo all’università, io ho studiato a Varsavia in Polonia, e anche lui era di passaggio da quelle parti, un esame che fece andò male, e invece di rammaricarsi, rovinarsi la giornata, cambiare umore, rimase due secondi in silenzio e disse..ci piscio, lo rifaccio…una ragazza che trovava attraente e cominciava ad aver qualche sentimento verso di lei un giorno si presento con uno pseudo fidanzato, dante..2 secondi in silenzio…ci Piscio..e via felice di nuovo, ed era felice davvero, acetava le situazione, e invece di reagire, rispondeva, andava avanti, ma con presenza e consapevolezza, anche se personalmente non penso fosse realmente consapevole di quello che stava facendo ma questo suo ci piscio era uno strumento che gli invidiavo parecchio, io non riuscivo a non farmi prendere dalle emozioni, spesso negative, a buttarmi giù, deprimermi, spaventarmi per il futuro, dante pisciava su tutto e la vita gli andava molto bene, lui viveva in un modo molto presente, se stava con te stava con te, non era mai ne immerso nel passato ne nel futuro, e quando questo flusso di pensieri negativi iniziava a inondargli la mente, lui si fermava, respirava e diceva ci piscio. Mi è capitato più di una volta di stare con lui, e senza che dicesse nulla ad alta voce, quindi sono stato testimone di qualche tipo di conflitto interno, pensiero, e senza che te lo aspettavi lo sentivi dire ci piscio, e lo faceva in relazione a qualcosa che aveva pensato, era un modo tutto suo di ritornare al presente, come il maestro zen che dice..cosa manca a questo momento..dante ci ritornava col ci piscio…ho presto in prestito la sua tecnica e la uso tutt’oggi 15 anni dopo le nostre avventure polacche. Funziona.
Per concludere, voi non siete la vostra mente- esercizio..osservate pensieri e emozioni, vi trasformerete piano piano nell’osservatore e non nell’osservato, e vi permetterà di elevarvi
Accettate le cose come vengono, non fate resistenza, invece di reagire rispondete, usate la tecnica di dante, se il flusso di pensieri vi assilla, respirate, state in silenzio 2 secondi, e dite ci piscio, come Dante, e andate avanti
Il momento presente è l’unica cosa che abbiamo
vivete il massimo tempo possibile nel presente, e vi chiedo di farmi un favore, e. Farlo a voi stessi, per questo mi sono messo sotto e mi sto fatto il culo questi giorni di festa e ho pubblicato questo episodio oggi 29 di dicembre invece di aspettare gennaio, l ho fatto per voi, se vi siete fatti delle promesse e dei propositi per l’anno nuovo, io vi dico iniziate ora, non il primo gennaio, fate questo, avete deciso di smettere di fumare, fatelo adesso, avete deciso di iniziare la dieta, di andare in palestra, non aspettate il primo gennaio, fatelo oggi, fatelo ora, ogni minuto che aspettate è un minuto che perdete