What everybody is saying

  • Joe Navarro da ragazzino approda negli Stati Uniti, un esule cubano che dopo i fatti della baia dei porci si trova costretto a rifarsi una vita in America
  • Non conoscendo la lingua si affida all’universale linguaggio del corpo per interagire con gli altri ragazzi
  • Questa abilità se la porta dietro per tutta la vita facendone una missione, un lavoro
  • What Everybody is saying è un libro che racchiude la sua esperienza come agente del FBI dove ha potuto mettere in pratica tutte le sue conoscenze nella lettura del linguaggio del corpo

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Trascrizione del podcast

Joe Navarro da ragazzino approda negli Stati Uniti, un esule cubano che dopo i fatti della baia dei porci si trova costretto a rifarsi una vita in America. Non conoscendo la lingua si affida all’universale linguaggio del corpo per interagire con gli altri ragazzi. Questa abilità se la porta dietro per tutta la vita facendone una missione, un lavoro.

What everybody is saying

Il capitolo odierno parla di una lingua che viene parlata in tutto il mondo, ovunque tu vada puoi comunicare e comprendere persone di diverse culture usando questo strumento- non parlo dell’inglese ne dell esperanto, ma del linguaggio del corpo. 

La comunicazione non verbale, tutto quell’insieme di espressioni facciali, gesti, movimenti, posizioni del corpo, in modo in cui uno si siede, o come ti da la mano, o la direzione dello sguardo, tutto un insieme di micro movimenti che lanciano messaggi inequivocabili, per farla breve è tutto quello che non si trasmette con le parole

sta a noi decidere se vogliamo capirli o meno –

Tempo fa avevamo detto, la comunicazione si basa su tre componenti, il tono della voce, il linguaggio del corpo e le parole, a livello emotivo, di trasmissione, il linguaggio del corpo ha il peso più grande in questa bilancia ed è importante affrontare questo argomento in alune puntate di questo podcast

È un arte marziale, serve tempo, allenamento e studio per impararla, ma se riuscite ad acquisirne anche solo le basi vi metterete in un piano diverso rispetto alle altre persone.

Personalmente è un argomento che ho molto a cuore e per qualche ragione ho aspettato a iniziare a parlarne nel podcast perché volevo affrontare prima dei libri meno specifici, ma ora iniziamo a sfoderare qualche arma pesante.

Joe navarro- con 8 anni approda negli stati uniti, esule cubano, che dopo i fatti della baia de porci scappa con la sua famiglia in America, essendo un bambino viene inserito nel sistema scolastico ma non parla inglese, non capisce assolutamente nulla di quello che si suoi compagni gli dicono. L’unica cosa che può capire è un linguaggio universale parlato in tutto il mondo, il linguaggio del corpo.  Da piccolissimo quindi inizia a sviluppare delle capacità molto potenti di osservazione, quasi per sopravvivenza, dell’ambiente che lo circonda, osserva e analizza i gesti dei suoi compagni e si sforza di comprenderne il messaggio che racchiudono, non potendo interagire con le parole comunica con il suo corpo. Ovviamente  dopo un pò di tempo comincia a espressasi in inglese, che diventa la sua lingua principale, ma la comunicazione non verbale che lo aveva tanto aiutato in quei primi mesi rimane per sempre con lui, tanto da farne una missione nella vita. 

Joe Navarro è un agente dell FBI, come chriss vos, è il secondo agente dell FBI che ci portiamo nel podcast

Ha un esperienza sulle spalle di migliaia di interviste colloqui con criminali dove il suo talento, il settimo senso che tanto aveva affinato gli permette di scavare dentro l’anima delle persone grazie ai messaggi che lancia il corpo

Premessa importante dell’autore prima di entrare nel vivo dell’argomento, che divideremo in due podcast, ci sono alcune considerazioni che ci raccomanda l’autore per osservare  e decifrare il linguaggio non verbale, delle raccomandazioni importanti per affrontare nel modo più efficace lo studio e l’applicazione del linguaggio non verbale

In questa parte del podcast vedremo i consigli dell’autore prima di addentrarci nello studio del linguaggio non verbale, il sistema libico del cervello e i messaggi che ci manda attraverso le tre f, i segnali più comuni di disagio e il linguaggio del corpo delle gambe

L’autore ci da delle giuste premesse prima di entrare nel vivo dell’argomento, sono dei concetti che vanno tenuti ben saldi nella mente perché questa è un arte sottile, va gestita con molta cautela e padronanza

osserva il tuo ambiente- tutti vediamo ma non osserviamo quello che ci circonda, abbiamo una palestra infinita per allenare questo settimo senso, di questo si tratta, sviluppare un canale di comunicazione privilegiato che pochi posseggono, ma che ci permette di comprendere le persone in modo sbalorditivo. Uno dei vantaggi sta nel poter allenarsi ovunque, nella metro, in un ascensore, alla fermata del bus, in un ufficio, ogni occasione è buona per osservare il linguaggio non verbale

 L’osservazione deve essere relazionata a un contesto, per esempio raccogliere le braccia e fare il gesto di abbracciarsi è un segnale di chiusura, di protezione, ma se stai aspettando il pullman a milano un lunedì mattina presto di febbraio significa che hai freddo e ti si stanno congelando le palle, osserviamo i linguaggio del corpo relazionandolo sempre all’interno di un contesto o di una situazione

impara a conoscere e decodificare i comportamenti non verbali universali.  Esistono una serie di segnali che sono catalogati come universali, sono gli stessi in qualunque cultura ed esprimono concetti precisi, per esempio stringere le labbra e nasconderle dentro la bocca facendole sparire è un segnale di disappunto, qualcosa non va. E lo fa l’aborigeno che non ha mai visto una caffettiera come il manager newyorkino

Impariamo a riconoscere i gesti e i comportamenti non verbali idiosincratici, significa relativi a una persona, magari un amico vostro ha un tic nervoso che lo porta muovere la bocca in un certo modo o arricciare la fronte, o alzare le spalle, se in un altro individuo questi sono identificatori precisi di un determinato pensiero o stato d’animo nel vostro amico sono solo dei tic nervosi – dettagli specifici appartenenti a una persona

Cerca la successione di gesti, non il singolo indizio, osserva la sequenza dei movimenti, comportamenti, gesti e mettili insieme per trarne una conclusione, un solo gesto non è sufficiente

La ragione per la quale personalmente credo nell’impotanza di imparare queste abilità è l’empatia con il prossimo . per assicurarsi che la gente stia bene con noi, possiamo aumentare il nostro livello ematico se sappiamo cosa provano, cosa sentono, come si sentono le persone

I comportamenti umani che vengono trasmessi col corpo sono atti primitivi, dall’alba dei tempi gli uomini, e anche gli animali, eseguono ordini che il nostro cervello ci detta per preservare la nostra vita, per sopravvivere

sistema limbico- il cervello manda messaggi 

Vengono comunemente chiami le tre F – freezer, flight and fight 

Freeze che significa bloccarsi, fermarsi di colpo congelarsi, il poliziotto americano quando tira fuori la pistola dice freezer al malvivente magari dopo aver sparato,

L’uomo ha convissuto secoli con grandi predatori, se un predatore passava danti a un uomo primitivo la prima reazione era quella di mantenersi immobile,, se ti passasse un leone davanti il tuo cervello ti consiglierebbe vivamente di non muovere un muscolo, se tu poi vuoi cominciare ad agitare le mani e cantare waka waka molto probabilmente finiresti male. I movimenti attirano attenzioni, soprattutto quella dei predatori ( lo avete visto tutti jurassic park, quando arriva il t-rex devi stare fermo) l’uomo moderno difficilmente si trova un leone davanti ma continua a usare questo meccanismo, rimanere immobile ci rende quasi invisibili. Ricordo alle superiori quando una professoressa di scienze naturali che mi provocava una certa angoscia estraeva a caso da un sacchetto dei numeri che poi componeva e associava a una posizione della lista dell’elenco degli studenti, e per qualche cazzo di ragione uscivo molto spesso, come reazione ricordo vividamente come rimanevo immobile seduto nel bio banco sperando che non uscisse il mio numero ma erano momenti drammatici ero congelato. 

Poi ce la seconda F- flight, immaginati che il leone anche se tu non ti muovi ti vede e ti punta, il cervello a sto punto ti manda un altro messaggio, corri, diventa Bolt e mettiti a correre come un dannato, ci immobilitiamo per valutare la situazione e se non basta ce da correre- riportando queste azioni al mondo attuale spesso vengono replicate con gesti evasivi, per esempio osservate la posizione della punta dei piedi delle persone, se sono in una situazione scomodo spesso i piedi sono in direzione della porta di uscita di una stanza. O se abbiamo detto qualcosa che disturba la persona che abbiamo davanti possiamo notare come si metta una mano davanti alla bocca come forma di protezione, o se siete seduti in un tavolo con qualcuno davanti osservate se vi mette degli oggetti in mezzo magari al ristorante, potrebbe spostare la sua bibita a modo di protezione proprio davanti a te, o se magari si sposta con la sedie e si allontana dal tavolo, questi sono gesti negativi, che dimostrano che qualcosa non va, bloccare, proteggersi, allontanarsi

E poi l’ultima F, fight, combattere, lo stesso leone che ti ha visto quando stavi immobile, e che ti sta correndo dietro alla fine ti raggiunge, e non ti rimane altra scelta che combattere- nella società moderna la gente non spende le proprio giornate a fare a botte, ma trasforma questa violenza in discussioni, insulti, grida. Ma ci sono anche tanti gesti molto aggressivi e violenti che possono essere messi in pratica con il linguaggio del corpo, per esempio una persona che occupa lo spazio personale di un altra, avvicinandosi senza permesso, è un gesto violento se in metropolitana siete seduti su una fila da 4 da soli e mezzo vagone è libero e uno si siede affianco a voi, ovviamente vi darebbe fastidio, personalmente se prendo il treno ed è vuoto mi girano i coglioni se uno viene a sedersi affianco, lo guardo male ma non dico niente, siamo in una società e ci sono regole non scritte, poi ce sempre qualcuno di più violento di altri

Il primo esercizio e obiettivo di questo episodio è imparare a dividere i comportamenti non verbali positivi da quelli negativi, si inizia da qui, cè veramente tanto da sapere, è come una lingua, ma cominciamo a imparare frasi e parole che ci permetteranno di capire almeno di cosa si sta parlando

iniziamo ad addentrarci nell’argomento, il primo vero passo è dividere i gesti positivi da quelli negativi, due macro aree, Iniziamo da questo concetto, è un pò come la sottrazione e l’addizione, una volta imparte possiamo fare moltiplicazioni divisioni poi equazioni radici quadrate derivati etc

Quando una persona  sta bene il sistema libico manda dei messaggi di confort al corpo ed è molto visibile il comportamento non verbale che trasmettiamo in questi casi, immaginati una persona seduta su una panchina in un parco al sole rilassata possiamo notare immediatamente uno stato d’animo gradevole, al contrario se una persona perde l’aereo tutto il suo corpo mostra comportamenti di disagio, stress, confusione

Capire innanzi tutto lo stato d’animo di una persona e dividerlo in queste due macro aeree ci permette di agire in modo consequenziale a quello che stiamo osservando

Vediamo alcuni esempi, toccarsi il collo è un chiaro messaggio di disagio, se fai una domanda a una persona e quella si tocca il collo ce qualcosa che non va, che o stressa, che lo disturba, non sappiamo cosa ma ce sicuramente qualcosa che non va, il collo è un primo indicatore, soprattutto quando copriamo la zona del pomo d adamo per capirci, millenni passati con grandi predatori che ovviamente puntano sempre al collo, il leone prende la gazzelle da li mica dalle caviglie, comprarselo, toccarselo, proteggerselo è un messaggio, d’altra parte fateci casa le donne quando sono a loro agio un segnale che lanciano agli uomini è raccogliere i capelli a un lato lasciando completamente scoperto l’altro, dare in pasto il collo è segnale chiaramente positivo

Toccarsi la fronte, è un segnale che la persona che abbiamo davanti sta facendo i conti con qualcosa di difficile o che lo mette a disagio, sotto pressione

Toccarsi la faccia nella zona delle guance, e sbuffare enfatizzandone il gesto gonfiando le guancia esalando rumorosamente

Gli uomini quando sono a disagio preferiscono toccarsi la faccia, le donne invece il collo e i gioielli catenelle braccialetti, vestiti piuttosto che il viso. L’uomo a disagio nello specifico si tocca e sistema il nodo della cravatta, come a prendere aria, o passa il dito e allarga leggermente il colletto della camicia, questi segnali sono di forte disagio

Le donne sono superiori nella comprensione del linguaggio del corpo rispetto agli uomini, la ragione ha migliaia di anni, sono madri, e nei primi anni di vita del bambino comunicano col corpo e decifrano i messaggi del bimbo co molta più attenzione che gli uomini. Dominano il loro corpo e capiscono quello degli altri meglio

Sicuramente avete osservato molti di questi gesti, ma inserirli in un contesto e cominciare a decifrarli ci permette di sviluppare una specie di settimo senso, così mi piace chiamarlo, è una dimensione della comprensione umana diversa da quelle conosciamo, realmente le frasi le parole non dicono assolutamente nulla se non sono in linea con quello che dice il corpo. Una breve parentesi il vostro corpo conosce perfettamente il linguaggio del corpo delle persone che avete davanti, è una danza di gesti, se lo imparate anche voi siete a cavallo. Spesso entriamo in una stanza è già ce qualcuno che non ci piace, senza che abbia aperto bocca, ha sicuramente fatto una serie di gesti che abbiamo ricevuto e processato come qualcosa di negativo, ma imparare a decifrarli coscientemente e non incoscientemente è tutta un altra storia

Andiamo avanti, alcuni segnali di disagio includono dei suoni non solo dei gesti, per esempio, sbadigliare non è solo un indicatore di sonno, ma sbadiglia diverse volte in certi momenti della giornata ci indica stress, quando ci entra ansia la bocca si secca e sbadigliare aumenta la salivazione

Mettersi le mani sulle cosce quando siamo seduti e fare una specie di massaggio avanti e indietro con il palmo della mano rivolto verso il basso, accarezzarsi le gambe, gesto che si vede ai colloqui di lavoro quando il candidato è nervoso, si mette le mani sulle gambe e comincia a sfregarsi. 

Le gambe sono un indicatore pazzesco, se ci fate caso nei tribunali per esempio il giudice sempre siede a un tavolo dove non sono visibili le gambe, il professore solitamente ha la cattedra, un grande  tavolo coperto con un asse che copre le gambe, in quasi tutte le istituzioni chi è al centro dell’attenzione è seduto su un bancone e quasi mai le gambe sono visibili, entriamo nel dettaglio di questa parte del corpo e dei gesti associati

Domanda, qual’è secondo voi la parte più onesta del vostro corpo? Mi spiego meglio, quale parte del corpo manda i messaggi più veritieri e fa più fatica a nascondersi, pensateci 3 secondi….sono i piedi… 

Quando osserviamo qualcuno solitamente cominciamo la nostra analisi dall’alto verso il basso ma considerate una cosa, il viso `la parte del corpo che più viene usata per bleffae e trasmettere finito sentimenti, la faccia da poker, coscientemente siamo in grado di mentire col viso, ma non con le gambe e i piedi, quasi nessuno ci presta attenzione, l’approccio che ci propone joe navarro è esattamente il contrario, iniziamo ad osservare dal basso

Se stai parlando con una persona e questa ha il torso e il corpo in generale che punta verso di te ma un piede è completamente fiato da una parte opposta magari puntando l’uscita di una stanza, il piede indica ovviamente che questa persona vuole andarsene o deve andarsene, a tal ragione seguendo l’indicazione lasciatela andare o ditele – sei sicuramente di fretta se vuoi ci vediamo un altro giorno…empatia, capire i segnali del corpo e portarli alla superficie con le parole vi porta a un livello superiore nelle relazioni sociali, nella negoziazione, nell’osservazione

Notiamo anche la gente seduta per esempio una persona che ha il culo verso l’estremità della sedia, le mani sulle ginocchia e le gambe leggermente piegate come la posizione che precede l’alzarsi da una sedia, quando vedete questa posizione è ora di finire il meeting od di andarvene, perché chi avete davanti non ne può più, o osservate i vostri piedi quando qualcuno vi viene troppo vicino, entra nel vostro spazio personale, è qualcosa di molto fastidioso, tutto il vostro corpo reagisce, pensate quando siete al bancomat a prelevare se qualcuno vi viene troppo vicini vi girano i coloni pero al tempo stesso il vostro corpo comincia reagire in modo preciso, create una specie di barriera con le gambe, le aprite per evitare che che lo spazio venga invaso

Le gambe quando siete in piedi non si intrecciano mai in uno stato di disagio, perché prudereste stabilità, controllo, equilibrio, metre se siete con una persona amica e state comodi e siete felici al sicuro spesso anche rimandando in piedi una gamba va a intrecciarsi all’altra in una posizione sicuramente poco equilibrata ma che denota che vi sentite al sicuro-

Sucede spesso negli ascensori se siete da soli incrociate le gambe, ma appena si ferma l’ascensore e entra qualcuno , sconosciuto, il sistema libico del cervello ce le fa rimettere a posto

Se andate in qualche posto e vedete due persone che si incontrano ed entrambe intrecciano le gambe stando in piedi sapete che sono due amici o persone che si conoscono da tanto tempo e sono a loro agio l’uno con l’altro

Invece se due persone sono sedute è molto interessante notare come accavallano le gambe, immaginate di avere una persona alla vostra destra, se accavalla le gambe mettendo la gamba destra sulla sinistra è un buon segno, se invece fa il contrario, quindi mette la Sinistra su quella destra sta creando un blocco, una barriera , cercate di vedere se la gamba che accavalla va verso di voi o punta alla direzione contraria è un indicatore importante

Lo spazio personale è una cosa seria per le persone 

Esempio pratico, quando conoscete una persona nuova, cosa fate? Cosa osservate?

Per esempio il consiglio dell’autore dato che la prima impressione è quasi interamente basata sul linguaggio non verbale,

Vi avvicinate date una stretta di mano decisa, contatto visivo guardiamo dritti negli occhi una persona e poi facciamo un passo indietro. Per la stretta di mano e il contatto visivo qualche secondo siamo entrati nello spazio personale del nostro interlocutore ma poi dobbiamo uscirne subito. Solitamente fatto questo ci sono 3 tipi di reazioni se fate questo, la prima è che la persona che avete davanti rimanga dove si trovava, buon segnale è comoda, la seconda è che faccia un passo indietro, si allontani, è a disagio, la terza e che faccia un passo verso di voi, questo vuol dire che è molto a suo agio nei vostri riguardi. Se ha bisogno di spazio datelo, se vedete che non ne ha bisogno e si avvicina a voi avete un informazione importante riguardo alla relazione che si sta creando.

Cè una cosa che si può osservare spesso tra le persona ed è il mirroring, rispecchiarsi, la gente tende a imitare il linguaggio del corpo della persona che ha davanti, spesso le coppie camminano all’unisono fateci caso, o due persone che sono in momento di sinergia e simbiosi in una conversazione adottano uno stile corporale simile, questa è anche una tecnica, che va fatta in modo sottile, se volete creare un buon feeling con una persona cercate di copiarne il linguaggio del corpo, molto sottilmente se fatto in maniera vistosa diventa una caricatura

Osservate la gente, guardate come si siede, i gesti che fama che se ad oggi non avete il perché di certi gesti cominciate a catturarli, morali, il settimo senso di cui vi sto parlando non viene in modo naturale, dovete concentrarvi per vedere e osservare gesti delle persone, abbiamo introdotto l’argomento e tra due settimane andremo avanti con la nostra analisi vedremo infatti il linguaggio non verbale del torso, delle braccia, delle mani e del viso

Nelle prossime due settimane cercate di osservare le persone, i piedi, le gambe, i gesti che fanno, fate delle prove quando conoscete qualcuno stringete la mano guardate negli occhi e fate un passo indietro come abbiamo visto e decifrate la reazione della persona che avete davanti, è entusiasmante cominciare a decifrare il linguaggio del corpo, questa abilità vi da un vantaggio indescrivibile nelle relazioni interpersonali, spero vi interessi e tra due settimane completeremo l’analisi insieme, anche se un libro non è assolutamente sufficiente per imparare questa abilità ne vedremo tanti altri, Grazie

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