La presenza mentale

  1. Il nostro percorso comprende tecniche pratiche per affrontare situazioni quotidiane nella vita personale e professionale, ma richiede una buona dose di presenza mentale.
  2. Il concetto di presenza mentale è illustrato nel saggio “Il miracolo della presenza mentale” del monaco vietnamita Thich Nhat Hanh.
  3. La nostra mente tende a vagare costantemente tra il passato e il futuro, ma l’unico momento che possiamo controllare è il presente.
  4. Un esercizio pratico per sviluppare la presenza mentale è concentrarsi completamente sul compito attuale, come lavare i piatti, senza lasciare che la mente divaghi.
  5. Il respiro è un’importante via per riportarci al momento presente, e la presenza mentale influisce sull’ambiente circostante, stimolando gli altri a seguirci.

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Trascrizione del podcast

Buongiorno a tutti, siamo al capitolo 13 di questo podcast, per far nascere i fiori più belli e profumati hai bisogno di una buona dose di merda, anche nella vita succede così, da situazioni molto tragiche, difficili, dure, nascono menti brillanti e si forgiano caratteri corazzati e indistruttibili.

La presenza mentale

Il nostro percorso contiene tecniche pratiche per occasioni quotidiani di vita personale e professionale, ma l’approccio a queste tecniche richiede una buona dose di presenza mentale, è questo il concetto che vediamo oggi e lo facciamo con un monaco vietnamita, Thich Nhat Hanh e il suo saggio il miracolo della presenza mentale. Noi siamo dove è la nostra mente, e tenerla ben salda e ferma sul momento presente è un impresa non da poco, perché ogni occasione è buna per viaggiare con la mente, e dove viaggia la mente? Sempre e costantemente al passato o al futuro, a cose già successe, e quindi irrimediabili o a cose non ancora accadute quindi incontrollabili. L’unica cosa che si controlla è il momento presente e serve parecchia pratica, lavoro e conoscenza per rimanere il più tempo possibile fermi su quello che si sta facendo.

Il monaco parte forte con un esercizio che si svolge lavando i piatti,  e ci dice, quando state lavando i piatti dove lavare i piatti, e non pensare a nient altro, concentratevi sul pulire le scodelle, le posate e poi asciugate e riponete tutto al suo poste, fat questa azione con la massima presenza mentale senza pensare a quello che farete dopo o quello che avete fatto prima

Immagina di avere un importante intervista di lavoro tra qualche giorno, è completamente inutile sia pensare ai fracassi passati che immaginare in ogni dettaglio tutto quello che accadrà in quel momento futuro, ce da stare rilassati, e concentrarci sul fotogramma attuale della vostra vita, scena per scena senza pensare al finale del film o al suo inizio,

Il metodo principale secondo il monaco per riportarci verso il momento presente è attraverso il respiro, che lui chiama un ponte tra il corpo e la mente, un elemento riconciliatore e garante dell’unione di mente e corpo- Osservare il respiro, farlo entrare dal naso e uscire dalla bocca, respirare con la pancia e non col diaframma, i bambini respirano con la pancia, poi crescendo, quando stress inquietudini, paure e in soldoni quando la mente prende il sopravvento iniziano a respirare col diaframma.

Immaginatevi la presenza mentale come una percentuale della vostra vita, quanto tempo oggi patate immersi nel momento? Un 1%, un 10% fateci qualche considerazione, perché l’unico modo per dominare la mente è essere presenti e bisogna allenarsi e aumentare questa percentuale il più possibile

Eccovi una serie di esercizi pratici

  • dedicare un giorno alla settimana alla presenza mentale. Sceglietene uno, il Sabado o la domenica per esempio dove siete liberi dal lavoro. Iniziate con svegliarvi con calma, appena aprite gli occhi invece di andare a vedere il cellulare, cosa che fanno tutti appena alzati ( qualcuno magari piscia prima ma pochi) rimanete un attimo nel letto, godetevi il calore delle coperte, la comodità del cuscino, la bellezza del silenzio, fate un sorriso e alzatevi con calma. Salutate il nuovo giorno e cercate di essere padroni del tempo e di ogni singolo gesto che fate. Invece di una doccia veloce e automatizzata con la testa altrove siate consapevoli dell’acqua che scorre sulla vostra testa, della spugna e il sapone che vi passate sul corpo, prendetevi la cosa con calma. Preparati un caffè o un the. Rimani a osservarne la preparazione, il suono l’odore, goditelo. Sistema la tua casa, fare le pulizie come consiglia il monaco è un atto di meditazione come grosso modo può esserlo tutto, fallo lentamente e con attenzione a ogni gesto, poi leggi, medita una mezz’ora seduto con la schiena dritta, cucina un pasto concentrandoti su quello che stai facendo e fai una bella passeggiata in parco o un bosco, dedica una giornata alla settimana alla tua presenza mentale, e se vivi con la tua famiglia non cambia niente, pensa al tempo come qualcosa di tuo, per esempio se hai figli non pensare al tempo come qualcosa che stai dedicando a loro, immagina per esempio che stai facendo i compiti con i tuoi figli, la maggior parte della gente pensa al tempo come degli scompartimenti, un pò di tempo è tuo per allenarti, un altro pò per il lavoro, poi ce quello per i figli per la moglie, etccetera, è un errore, tutto il tempo è tuo, quindi dedica il tempo per fare i compiti con i tuoi figli come fosse tempo per te, se lo fai con la giusta presenza mentale potrai godere di questo tanto quanto loro, quindi rivivere delle emozioni e immergerti in quel momento determinato, se approcciato in questo modo arricchisce non solo la loro vita ma anche la tua. Quindi una giornata alla settimana almeno di presenza mentale.
  • Medita, un pò di tempo ogni giorno, il Tich Nhat Hanh dice una frase importantissima, se non trovi la pace durante un ora di meditazione non la troverai mai, inseguire i pensieri è come cercare di afferrar l’ombra di un oggetto non ci riuscirete mai, trova la pace in questo istante. Medita, trova una posizione comoda e concentrati sul respire, sull`osservazione della mente e fai in modo di controllare i pensieri
  • Vi do 2 tecniche che ho imparato e che uso spesso per controllare la mente, non le trovate nel libro e onestamente non ricordo dove le ho imparate forse in qualche corso e libro letto in passato ma entrambe funzionano in modo stupefacente, se un problema vi assilla, e vi bombarda di inquietudini e vi crea disperazione e paura, fate questo, chiedete alla vostra mente, quindi inserite manualmente un pensiero sotto forma di domanda e la domanda deve essere specifica su quel problema per esempio non sapete come arrivare a fine mese chiedete alla mente- come faccio ad arrivare a fine mese? Immediatamente noterete il silenzio più assoluto, perché la mente ha dei meccanismi che funzionano solo con il passato e con il futuro, assilla su problemi passati e inquieta e dispera su scenari futuri non ancora successi, ma nel attimo in ci vi trovata non esiste, ce puro silenzio, provate, vi assilla un problema, chiedetevi come risolverlo, immediatamente il bombardamento cessa- la seconda tecnica è quella di enfatizzare e ingrandire fino all’inverosimile un problema, quindi ancora una volta esiste un imprevisto, pensate in modo assurdo e ingigantitelo, per esempio, vi si ferma la macchina in autostrada e ovviamente cominciate a disperarvi la testa e un tran tran di pensieri negativi, pensate ora che la macchina prenda fuoco, che una banda di criminali si fermi e vi derubi di tutto quello che avete e magari prima di andare vi vi faccia un bel servizietto e andate avanti cosi fino a che voi stessi vi rendiate conto dell’assurdità dei vostri pensieri, e finite per calmarvi e risolvere il problema. Due piccole tecniche da usare subito

Noi siamo i nostri pensieri, diventiamo quello che stiamo pensando, non considerate i pensieri come forze esterne che disturbano la vostra concentrazione e la pace interiore perché quando siete arrabbiati siete la rabbia, quando siete felici siete la felicità, n’è questione di scacciare i pensieri ma di osservarli ed essere in grado di dominarli, essere coscienti di quello che state pensando in ogni momento, e se la testa va verso un cammino he non vi piace osservate il pensiero, e dominatelo.

La presenza mentale è qualcosa che si sparge nell’ambiente, se voi siete mentalmente presenti chiunque sia con voi in quel momento si rende conto e viene stimolato quasi in maniera innata a seguire la stessa frequenza vostra, in ogni circostanza cercate di pensare a quello che state facendo voi e a farlo bene e nel modo più presente senza preoccuparvi di quello che fanno gli altri, l’esempio è il miglior modo di far si che gli altri vi seguano o migliorino. Se vivi con una persona ordinata non badare a quello che fa questa persona, tu sii ordinato, lava i piatti, pulisci, sistema i tuoi vestiti e non lamentarti se l’altra persona in quel momento non lo fa, se tu dedichi del tempo a sistemare e pulire prima o poi anche l’altra persona farà lo stesso, l’esempio è l’unico modo di insegnare a una persona cosa fare e come farlo. Senza fronzoli, senza dirlo, senza farci pubblicità, fatto e basta.

Il libro nella sua ultima parte ha tutta una serie di esercizi pratici sul respiro e sulla meditazione che evito di elencare o menzionare in questo spazio perché dipende molto dall’interesse personale di ogni individuo decidere se andare ad approfondire o meno tematiche di questo tipo, fatto sta che essere presenti vi porta dei benefici immensi, ma serve allenarsi e abbiamo visto alcuni metodi, chiudiamo episodio di oggi con una breve storiella di Tolstoj che il monaco buddista ci riporta nel libro, ve la leggo  perché racchiude un pò l’essenza di quello che abbiamo visto oggi

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