Minimalismo digitale
- Il minimalismo digitale è una filosofia di vita che ci invita a eliminare il superfluo nella tecnologia per ritrovare la libertà persa. Viviamo in un’epoca in cui siamo costantemente attaccati agli schermi e abbiamo perso il contatto con la realtà.
- Il minimalismo digitale si basa su tre principi fondamentali: eliminare la tecnologia superflua per 30 giorni, riavvicinarsi alle attività che abbiamo perso e reintrodurre la tecnologia in modo funzionale.
- Trovare momenti di silenzio e riflessione è essenziale per disintossicarsi dalla dipendenza tecnologica. Il silenzio ci permette di riscoprire noi stessi, riflettere e generare nuove idee.
- Lasciare il telefono a casa durante determinate attività ci consente di godere appieno del momento presente. Liberarsi dall’obbligo di avere sempre il telefono con noi ci permette di vivere esperienze più autentiche e di interagire con gli altri in modo più significativo.
- Smettere di dare importanza e cercare approvazione attraverso i “mi piace” sui social media è un passo cruciale verso il minimalismo digitale. Concentrarsi sulle vere interazioni umane e liberarsi dalla trappola dei likes ci porta ad una maggiore soddisfazione e connessione nella vita reale.
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Trascrizione del podcast
Libri per il successo, undicesimo episodio, un podcast di Davide Mastrosimone.Ogni minuto che passa, Vengono caricate 400 ore di video su YouTube al minuto, gli swap di tinder son più di un milione, Miliardi di likes su Facebook, siamo in un momento della storia dove l’essere umano vive quasi costantemente attaccato a uno schermo. A casa abbiamo la televisione, che ci porta ormai un menu irresistibile con serie di Netflix, hbo e chi più ne ha ne metta, in ufficio abbiamo i computer e gli iPad, e poi ovviamente gli smartphone che sono diventati una parte del corpo delle persone, ore gli orologi ora ti mostrano mail e messaggi.
Siamo completamente dipendenti, essere connessi è diventato vitale.
Torna con noi oggi Cal Newport, l’investigatore che ci aveva accompagnato nella seconda puntata con il suo libro so good they cent ignore you. E torna alla grande con un testo magnifico che tratta di uno dei problemi maggiori delle persone in questo momento della storia.. Il suo libro si chiama Minimalismo Digitale.
Se andate nel sito www.libriperilsuccesso.com trovate nel post di oggi un link che vi porta all’articolo di Andrew Sullivan intitolato I used to be a human being, merita la lettura, è una riflessione profonda e anche parecchio angosciante
Sono gli anni dove siamo insieme da soli, perché una famiglia a tavola insieme coi telefonini non è realmente insieme, noi siamo dove è diretta la nostra attenzione, se una persona ti sta parlando e tu guardi il telefono non sei con quella persona, sei da un altra parte.
Un nota importante, nessuno ha mai scaricato un app o aperto un profilo social per ritrovarsi poi immerso e completamente dipendente dall’esserne connesso, vengono spesi miliardi e miliardi di dollari a silicon vale per trovare il mondo di tenerci incollati agli schermi. Vedete all’invio Facebook sicuramente era un ecosistema creato per stare in contatto con amici in altri posti o familiari, ma poi negli anni è diventato tutt’altro, rendiamoci conto di una cosa, il prodotto di tutto questo siamo noi, l’obiettivo principale è tenerci incollati. Due esempi- avete presente i tre puntini del messenger di Facebook o su wassup quando guardate su un profilo e vedete- sta scrivendo- questo è fatto solo per un motivo, mantenere la tua attenzione sullo schermo, se sai Chee una persona ti sta scrivendo rimani ad aspettare che arrivi il messaggio, è una tecnica fatta apposta
O per esempio ormai tutti i siti di film e serie on-demand quando finisce un capitolo ti fa partire il successo qualche secondo dopo, sei sul divano, impigrito, e non devi nemmeno toccare il telecomando che già parte il prossimo, così facendo è veramente facile che senza nemmeno accorgertene finisci per passare una giornata davanti alla tele.
Quante volte hai sentito amici dire quella serie l’ho vista in due giorni, tutta….
Oggi parliamo d minimalismo digitale, la famosa frase less can be more, il meno è di più
Ce da imparare a usare la tecnologia invece di esserne divorati, per fare questo il primo grande passo e disintossicarsi, prendersi un anno sabbatico
Io sono dell’anno 1982, e mi ricordo bene cosa significava essere un bambino e un adolescente in quell’epoca, era bellissimo, in quegli anni le madri prendevano per le orecchie i figli per farli rientrare a casa, eravamo sempre fuori, pacchetti, giardinetti cortili oratori in strada, ora è il contrario, le madri devono prendere per le orecchie i figli per farli uscire di casa, perché tra le console, i social, gli smartphone, la gioventù attuale si sviluppa dietro uno schermo e non all’aria aperta socializzando realmente con le persone, è tutto virtuale
Il film di qualche anno fa di Spielberg Ready player One ci immerge in una realtà dispotica dove la gente si mette gli occhialini per la realtà virtuale ed entra in oasis questo universo fantastico dove puoi essere chiunque ( apro una parentesi, film meraviglioso e che ho visto più volte per i risvolti nostalgici degli anni della mia adolescenza),
forse è questo il punto, riversare nei social una vita più bella di quella che abbiamo nella realtà, avete mai visto un profilo di Facebook con gente triste, nelle foto nei post sembra che tutti abbiano una vita meravigliosa, guardate instagram pare che il 90% della popolazione mondiale vivi ai Caraibi,
quando qualche dramma inevitabile accade invece di raccogliersi in se stessi e affrontarlo la prima cosa è pubblicare e condividere sui social con l’unico scopo di ricevere commenti e reazioni, è una follia, siamo diventati pazzi e silicon valley ha vinto, ha trovo il modo di tenere la gente davanti a uno schermo e creato dei trasporti emozionali che dubito possano essere risolti perché le cose stanno solo peggiorando.
Non sono 4 nerd che giocano a ping pong in ufficio e tra uno scambio e l’altro sviluppano l’app del secondo, è un industria di miliardi di dollari con un unico obiettivo, tenerci il più tempo possibile davanti a uno schermo
Nel 2007 nasce l’iphone, e una curiosità qui, sapete che l’idea dietro questo telefono era creare un iPod he permettesse anche di fare telefonate, unire quindi lo strumento che permetteva di ascoltare musica con un telefono, Steve Jobs lo disse durante la presentazione del prodotto, è il miglior iPod che abbia mai fatto-
Da li in poi la nostra vita è cambiata-
Bill Maher un artista televisivo americano ha detto che i fondatori e proprietari devono finirla di apparire come nerd amichevoli che cercano di costruire un mondo migliore e ammettere che sono dei fabbricanti di tabacco in t-shirt che vendono un prodotto che crea dipendenza a bambini, adolescenti e adulti, perché diciamocelo, controllare i likes è come fumare una sigaretta.
Quindi, è necessario dopo aver preso coscienza che esiste un problema mettere in atto delle soluzioni, una di queste è il minimalismo digitale, una filosofia di vita che ti porta a concentrare l’uso della tecnologia solo un numero limitato di volte e scegliendo con estrema attenzione quelle attività che ti portano dei benefici, lasciando perdere tutte le altre.
Il minimalismo digitale si basa su tre principi
Il primo è questo, avere troppe app, dispositivi, servizi, o social media crea una dinamica disastrosa per il tempo e per il nostro stato d’animo, quando avere alcune di queste app o servizi potrebbe essere utile tutto l’insieme è negativo
Secondo principio, l’ottimizzazione è importante, scegliere quale tecnologia possa essere beneficio è solo il primo passo, importante ovviamente, il secondo è scegliere con attenzione quando usarla.
Terzo Principio, l’intenzione porta soddisfazioni, scegliere deliberatamente che tecnologia usare e quando porta una grande soddisfazione, il minimalismo digitale è avere il controllo della tecnologia come e quando vogliate, in nessun modo essere controllati o dipendenti da essa.
Le tecnologie ogi presenti nella nostra vita sono relativamente nuove, una quindicina d’anni, la novità oscura le conseguenze, probabilmente saranno gli studi che verranno presentati nel futuro a studiare con attenzione il cambio radicale che sta avvenendo nelle persone con l’avvento dei social e gli smart phone
Abbiamo parlato del problema, ora vediamo la soluzione che ci propone Cal Newport nel suo libro minimalismo digitale-
Primo passo- prenditi un periodo di 30 giorni lontano da tutta la tecnologia inutile nella tua vita- in sostanza, ci sono cose che ovviamente non potrai evitare di fare, se lavori starai davanti a uno schermo e controllerai mail o dovrai svolgere attività relazionate con la tua professione, ma tutto il resto va tolto, social media, apps, controllare il telefono a meno che non sia strettamente necessario. E non preoccupatevi per i vostri 4 mila amici di Facebook e i centomila followers su instagram, semplicemente se certe persone vi eliminano dal vostro circolo solo perché sparite da una piattaforma social vuol dire che erano persone che non potavano niente di buono nella vostra vita.
Passo 2- la prima settimana sarà durissima, la dipendenza e l’allontanamento dal telefono e gli schermi porterà momenti difficili ma in generale tutte le persone che passano per questo processo si riavvicinano alle attività che avevano perso, e queste attività vanno ritrovate. Passeggiare in un bosco, riscoprire il piacere di una cena o una conversazione con degli amici senza il telefono in mezzo, fai attività fisica, leggere senza interruzioni di notificazioni varie. In questa fase il tempo che otteniamo abbandonando tutta la tecnologia opziona va investito in attività utili per riprendere contatto con la realtà, quella vera.
Passo 3- una volta svuotato il bicchiere della tecnologia per 30 giorni, e ripreso il controllo della nostra vita, arriva il momento di rintrodurre la tecnologia, pero solo quella che realmente ci può dare un valore aggiunto, un utilità precisa, la d’introduzione va fatta in modo controllato, se prima era la tecnologia a usare voi, ora deve essere il contrario, siete voi a dover decidere quando e cosa usare sempre pensando all’utilità che vi può dare una determinata azione. Pensate per esempio se prima controllavate decine di volte Facebook dalla app del telefono, potete reinserirlo e dargli un occhiata il sabato o la domenica per vedere cosa combinano familiari e amici, ma senza riscaricare la APP, solamente ritagliando un momento breve settimanale per dargli un occhio.
ESERCIZI PRATICI
Ecco alcune cose che si possono fare per approcciare la filosofia del minimalismo digitale.
SILENZIO- chiunque può trovare beneficio dal silenzio, avere momenti personali di calma e poter riflettere magari facendo lunghe passeggiate, senza telefono ne altro. Il silenzio non è necessariamente qualcosa che vi allontani dalle persone ma riguarda quello che accade nella vostra mente, potete stare in silenzio in una fila alla posta, il silenzio è quando la vostra mente non riceve input esterni, distrazioni. Trovate alcuni momenti della giornata dove potete permettervi di vivere il silenzio nella vostra mente, per riscoprire voi stessi, per riflettere ed avere nuove idee.
Negli anni 90 non si vedeva in giro gente con le cuffie, qualcuno, nel 2000 quasi chiunque andava in giro con la musica nelle orecchie, io ricordo che il walkman, stupendo strumento, si usava nei viaggi lunghi coi genitori, la sera prima di dormire, ma non era esattamente un qualcosa di pratico da avere addosso ogni giorno. La musica nel telefono ci ha tolto la possibilità di stare da soli un istante, gli smart phone catturano tutta la nostra attenzione e la gettano in un vortice, le persone non si rendono conto del tempo che passano davanti al telefono, è importante fare un esercizio, scaricate un APP che faccia tracking del vostro schermo, mettete per esempio nel motore di ricerca del vostro store screen tracker ne escono un pò di queste app, una volta scaricata vi dirà quanto tempo sbloccate il telefono ogni giorno, quanto passate sui social e tutta l’attività che svolgete sul telefono. Solo un 12% passa meno di un ora al giorno al telefono, il resto ha una media di 2-3 ore, negli adolescenti si può arrivare a 9 ore al giorno davanti a uno schermo . qualche giorno fa ho provato con delle persone che conosco a far scaricare un app di questo tipo e una persona aveva 4.23 minuti su Facebook di media al giorno, un part time…siamo alla follia, con 4 ore al giorno investite a leggere articoli di un determinato argomento invece di scrollare post di Facebook immaginavi cosa poteva ottenere questa persona. Ovviamente è abbastanza scioccante il risultato nessuno si immagina di passare così tanto tempo a giocherellare con lo smartphone
I ragazzi nati dal 1995 al 2012, vengo chiamati gli iGen, hanno una percentuale altissima di disturbi psicologici, depressioni e suicidi sono saliti in quella fascia di età in modo esponenziale, per un ragazzino non avere likes è un problema serio
LASCIATE A CASA IL TELEFONO- ecco questo è un esercizio veramente facile, durante la giornata sicuramente ti capita di fare tante cose, e per la maggior parte di queste non serve avere il telefono addosso. Lasciatelo a casa. Se andate al cinema a vedere un film non portatevi il telefono, ci avete fatto caso quando si spengono le luci del cinema si accendono gli schermi accecanti di quasi tutte le persone che avete davanti, non riusciamo a stare un secondo senza il telefono, ormai è automatico se ti fermi un secondo da qualunque attività lo sblocchi, pazzesco. Godetevi la vita senza. Chi di voi è degli anni 80 come me avrà passato tutta l’infanzia con gli amici, nei cortili in giro per strada senza mai un telefono…non è che succedeva niente, i genitori erano preoccupati allo stesso modo che lo sono ora con un telefono
Mi ricordo ancora i numeri di telefono di casa di quasi tutti i miei amici, a memoria, dopo 30 anni ancora li so, ammetto che oggi non saprei ripetere nemmeno il cellulare di mio padre, siamo atrofizzati la tecnologia ci ha privato di quelle cose che prima avevamo, fare una divisione con una matita, guidare senza avere un GPS, non mi pare che la gente si perdesse negli anni 80-90 ora senza google maps o Waze non troviamo manco il cesso. La vostra giornata al 90% non necessita di un telefono, lasciatelo a casa, andate in macchina e cercate di orientarvi, chiede indicazioni ai passanti, andate alla prossima cena con amici senza telefono, o al cinema, liberatevi da quest’obbligo, vi permetterà di godervi le cose molto di più.
USCITE DALLA TRAPPOLA DEI LIKES- non mettete più likes ai post, le interazioni umani non possono limitarsi a una faccina o un emoticon o un cuoricino, che cazzo è servita l’evoluzione umana del pensiero e della cultura se poi ci limitiamo a racchiudere il nostro pensiero, le nostre emozioni con un icona, penso che chi qui possa esprime un pensiero un pò più complesso che un like. Non metteteli e non aspettateveli, perché rendono infelici, cercare approvazione da una foto postata su un social media non è la giusta strada, più tempo passate sui social a socializzare virtualmente meno ne passate nella realtà e si perde anche l’abitudine. Una sera ero con un amico argentino a prendere un bicchiere di vino dopo tanto tempo senza vederci, lui è degli anni 70 io 80 nessuno aveva il telefono a mano, ci si stava godendo la serata a chiacchierare dopo tanto tempo in una bella terrazza di Madrid, gli argentini sono personaggi che non conoscono la timidezza sono parecchio spavaldi e non si fanno molti problemi a parlare con sconosciuti, sicché Christian notò due ragazze sedute una di fronte all’altra entrambe col telefono e facendo il gesto dello swap, tipico di Tinder, queste due erano uscite insieme, in un locale con tanta gente, e si dedicavano a selezionare la merce su tinder, Christian partì in quinta e andò a sedersi con loro solo per dirle con tutta la gente che ce qui voi due state su tinder…
Ce da ritrovare il coraggio l’abitudine di conversare con le persone, interagire, parlare con sconosciuti, le persone hanno bisogno di socializzare siamo animali sociali, non possiamo stare in una piccola stanza davanti a uno schermo e credere di avere degli amici, il telefono serve a telefonare, chiamate le persone parlate con loro, i messaggi e i wassup ci stanno facendo perdere l’abitudine ad esprimerci
Un avvertimento, se volete prendere questa strada, disintossicarvi dai social e dalla maggior parte della tecnologia diverse persone vi abbandoneranno, usciranno dalla vostra orbita, soprattutto quelle con le quali la vostra relazione è solo virtuale, e vi rimarranno le persone realmente vicine, in ogni modo non penso siamo fatti per avere una relazione con centinaia di persone, ma tenete bene in considerazione questo, ci saranno delle conseguenze, abbandonare un gruppo di wassup oggi è come disertare
La tecnologia è utile, può rendere molti aspetti della nostra vita più semplici, essere connessi è meraviglioso, ma esserlo sempre è dannoso, elimina i social dal telefono, cancella le app, puoi tenerti il profilo ma guardalo ogni tanto al computer, non te lo portare dietro sul telefono
Ci sono così tanti panorami da ammirare, libri da leggere, persona da conoscere, famigliari da andare a trovare, siamo davanti a un epidemia della distrazione come dice Sullivan nel suo articolo, è la nostra debolezza. Se continuiamo cosi in gioco non ce la nostra mente ma la nostra anima, tutto questo rumore e queste distrazioni se non rallentano o se non siamo capaci di farle rallentare finiremo per non renderci nemmeno conto che ci siano, e ne saremo completamente inghiottiti. Grazie